Storia e gloria del «buon gusto»

Storia e gloria del «buon gusto» Storia e gloria del «buon gusto» Il presidente Nuvoletti Pvanno affrontate sempre VENEZIA — Lo si era conosciuto come scrittore d'ottima levatura, come attore brillante di cinema, disegnatore di tessuti d'alta moda, ma non lo si era mai visto nei panni, •che — nota lui — mi vanno un po' stretti, del contabile». E' il conte Giovanni Nuvoletti Perdomini, clic ha assunto le tl[aIdppricdsvesti di -conlabile- — ma noti gdiremmo piuttosto di organiz- | szatore, promotore e -deus ex machina» — come presidente dell'Accademia Italiana della Cucina, il sodalizio fondato nel 1953 da Orio Vergani e rinato a nuova vita sotto la presidenza Nuvoletti. Quello che il conte Giovanni ha dato all'Accademia è, in una parola, lo stile; quello stesso che ha organizzato in sommo grado ogni sua attivi- idseccaqtms assegne d'arte Perdonimi: «Le dispute e con spirito e misura» tà. L'occasione del trentenna- \ le dell'Accademia, che cade, [appunto, quest'anno, «è vali- ! Ida — dice Ninniletti — per lmporci come unico modo degno per autocelebrarcl quello di risultati concreti, piuttosto che con orge culinarie e bordate retoriche, provando che siamo un gruppo non di avau- i guardisti, purtroppo, ma, (or| se, anche per questo, di saggi: a i o ¬ e e in ogni messaggio, sia esso de à sttnato ai consoci, sia alla o pubblicazione su quotidiani, - non impedisce al presidente ; dell'Accademia di lanciare - pungenti strali a chi, ad esem pio, gabella per «onesta cuci¬ a ntt italiana, piatti raccapric- danti come la pasta all'arago- sta ole penne alla vodka, sero «<• Per giunta a prezzi esorbl- <an"- «ConfaMle». si definiva il che suggerisce l'Immagine di gente di buon gusto (non solo del palato) quindi cordiali e tolleranti e armati di cucchiai, poche forchette, nessun I coltello, ma ricchi sfondati di | autoironia» £ ancora, per sottolineare | quanto sia importante affrontare le dispute — non solo in materia gastronomica — con spirito c misura, Nuvoletti raccomanda die gl'invitati d'onore per ogni convito siano, con la grazia femminile, il santo dono dell'appetito, il pepe dell'umorismo, il sorriso dell'amicizia. Autore di .Matrimonio \ mantovano» e .Divorzio mantovano», due opere che hanno ottenuto la stima dei critici e l'approvazione del pubblico,mantovano egli stesso, Giovanni Nuvoletti è un uomo che si dedica a fondo ai compiti die ha deciso di assumere: durante questa sua presidenza ha lasciato molte volte la bella villa di Marocco, sul Terragno, dove abita con la moglie. Clara Agnelli, per recarsi in visita alle delegazioni dell'Accademia che hanno sede nelle maggiori città italiane e a quelle recentemente costituite in Canada e negli Stati Uniti, dove particolarmente attiva è la delegazione del New York. «Visite pastorali» e incontri «di lavoro» per un totale approssimativo di 25 mila chilometri, percorsi con tutti i mezzi, tranne che a piedi (.E con quello che ho mangiato — osserva — sarebbe stato opportuno»/ Oltre a proseguire nella tradizione di attribuire ricono- | sermenti e diplomi ai ristoranti .benemeriti», di raccogliere le ricette più interessanti, l'Accademia, sotto l'impulso di Nuvoletti, ha allo studio una colossale iniziativa: una nuova guida di locali italiani nella scelta del quali il presidente ha raccomandato agli accademici incaricati delle segnalazioni «la massima oculatezza e, soprattutto, l'esperienza personale diretta bau-1 dendo categoricamente i "si | dice"». Data la garanzia di serietà offerta dall'Accademia, è facilmente immaginabile l'impegno che i ristoratori più noli stanno profondendo per non essere esclusi dalla pubblicazione. Nuvoletti, inoltre, ha avviato una collaborazione con il Touring Club Italiano e con il ministero dell'Agricoltura, per associare l'Accademia al piano .Cucina e dieta mediterranea», dove, rileva, «possiamo vantare un'indiscutibile priorità» La sua esposizione garbata I à i a i i ; a e o euiriil e, si a e a a o e le r è le n ed nnle o lo stesso presidente, perché in quest'Accademia — sorta per iniziativa di un gruppo di personalità di primo piano nel campo culturale, finanziario, artistico e produttivo — Nuvoletti ha saputo creare una struttura amministrativa rigorosa ed efficiente, affidando agli uomini giusti i più appropriati incarichi. Sempre per amore di «chiarezza cristallina sull'argomento economico», Nuvoletti sostiene i piatti nostrani: ventun miliardi Quotidiani di deficit alimentare sono una cifra quasi apocalittica. In moltissimi casi è possibile sostituire prodotti italiani a quelli importati, senza sacrificio, ma anzi con un «premio al piacere del gusto», come avviene nel caso «felicissimo» dello spumante italiano che nulla ha da Invidiare al più titolato parente d'Oltralpe. Un altro invito di Nuvoletti riguarda la moderazione: vogliano gli accademici — dice' — quando attablé come tali, imporsi un'opportuna aiitolimitazione dei menus; estetica e morale, cultura e palato non si accordano con liste chilometriche e atletismi digestivi. E' un invito a seguire, sia pure con prudenza, una cucina più moderna, più consona ai costumi e alla civiltà del nostro tempo, più rispettosa delle scoperte della dietetica. Gigi Bevilacqua

Luoghi citati: Canada, Marocco, New York, Stati Uniti, Venezia