Torna la parata del 2 giugno Sfilano i «reduci» di Beirut?

Torna la parata del 2 giugno Sfilano i «reduci» di Beirut? Torna la parata del 2 giugno Sfilano i «reduci» di Beirut? Per celebrare i 40 annidi Liberazione - Pochi ROMA — Al Comiliter della regione Lazio la macchina organizzativa è già in moto. Dopo un'interruzione di otto anni, ritorna la parata militare del 2 giugno al Fori Imperiali. Un «rilancio» in grande stile, voluto dal ministero della Difesa, cui le prossime celebrazioni per il quarantennale della partecipazione dell'esercito italiano alla guerra di Liberazione conferiscono un significato del tutto particolare. Per la sfilata che «vuole consacrare l'incontro tra il popolo e le forze armate», la giunta di sinistra ha dato il proprio nulla osta. A patto, hanno precisato gli amministratori capitolini, che si ten- ggnddtRrvmzezpcrncq rovvisa ripresa i della partecipazione deli mezzi corazzati: in periga conto delle particolari esigenze archeologiche della zona. Con 11 quadro allarmante di monumenti che rischiano di cadere a pezzi messo a punto dalla Soprintendenza di Roma, è stato osservato, sarebbe rischioso far sfilare per via del Fori decine e decine di mezzi corazzati e meccanizzati. La presenza di carri armati e altri mezzi pesanti in dotazione al nostro esercito verrà pertanto ridotta al minima come ha opportunamente raccomandanto la giunta. Ma non per questo la rivista, assicurano alla Difesa, perderà qualcosa. E poi, aggiungono, la partecipazione più massiccia di reparti che di mezzi è dovuta ad un'altra esigenza Importante, quella di contenere, in una fase difficile per l'economia del nostro Paese, le spese. Dal '75 i romani non assistono alla sfilata del 2 giugno. La manifestazione allora venne annullala all'ultimo momento — quando palchi e transenne erano già stati disposti lungo via del Fori Imperiali —, resa senza significato da una tragedia. 11 terremoto In Friuli, che sconvolse il Paese. Un vuoto di otto anni, durante i quali sembrava che quest'apppuntamento fosse finito nel dimenticatolo. Ora questa festa tradizionale si rinnova e, al di là della retorica di maniera, si tratta di un ritorno gradito. In questi anni, in concoml tanza purtroppo con alcune calamità nazionali, dal sismo in Friuli a quello che ha devastato la Campania e la Basili cata, le forze armale hanno dato rilevanti prove di abne gazlone. Contingenti militari hanno operato con slancio a favore delle popolazioni colpi te. E fra la gente e l'esercito si è sviluppato un legame sempre più stretto di fiducia e affetto. La stessa missione di pace che vede Impegnali, in Libano, dall'agosto dello scorso anno, circa duemila uomini (bersaglieri. paracadutisti, fanti di marina, genieri, elementi della sanità, addetti al supporto logistico) ha contribuito a rinsaldarlo. Non a caso si pensa di far sfilare, 11 2 giugno, un contingente formato da soldati del battaglione .Governolo-, il primo inviato a Beirut, o un gruppo costituito dagli «ex. e da militari tuttora impegnati nella missione della forza multinazionale di pace. Non si esclude che lo stesso co¬ mst Al convegno di ll'esercito alla guerra ricolo i Fori Imperiali mandante del contigente In servizio nel Libano possa partecipare alla parata. Al «rilancio» della rivista per la festa della Repubblica ha aderito calorosamente il Quirinale. Pertini presenterà, assieme al ministro della Difesa Lagorlo, ad una grande manifestazione per celebrare i quaranta anni della partecipazione dell'esercitto italiano alla guerra di Liberazione, in programma il prossimo 25 aprile a Venezia. Ha accolto con entusiasmo quest'Iniziativa, che verrà illustrata nei prossimi giorni dal ministero della Difesa, e il 2 giugno assisterà, per la prima volta come capo dello Stalo, alla tradizionale parata militare. Ancora prima che dalla Difesa venga ufficialmente annunciato 11 ripristino della sfilata, spuntano le prime avvisaglie di una nuova polemica sul patrimonio archeologico della capitale. -Spero che di questo progetto non si faccia niente» ha tagliato corto l'urbanista Italo Insolera. «Mentre da più parti si denuncia che il passaggio di autobus e macchine è una delle principali cause della malattia dei monumenti — ha aggiunto —. mi sembra veramente assurdo che si possa pensare di far transitare per i Fori romani mezzi cingolati pesanti. Ucciso in auto con la lupara LECCE — Un uomo con precedenti penali per vari reati. Remo Morello, di 29 anni di Lecce, e stato ucciso sabato sera sulla provinciale Lecce-Cavallino, un piccolo centro a pochi chilometri dal capoluogo. Il corpo di Morello è stato trovato ieri mattina nella sua automobile, una •Talbot», sfigurato dai numerosi colpi sparati con un fucile a canne mozzate al petto e al braccio sinistro. E'stata riscontrata inoltre una contusione all'occhio destro. Secondo quanto si è appreso, l'uomo stava tornando a Lecce dopo aver trascorso la serata in una discoteca di Cavallino, e si presume che ad ucciderlo siano state persone di sua conoscenza, poiché i colpi sono stati sparati da distanza ravvicinata. Bari il cardiochi

Persone citate: Basili, Italo Insolera, Morello, Pertini