Un self-servite delle barche

Inaugurato ieri a Viareggio il Salone nautico sul mare Inaugurato ieri a Viareggio il Salone nautico sul mare Un self-servite delle barche I natanti ormeggiati in un bacino di 70 mila metri quadrati - Si sale, si prova e si può subito acquistare • Si cammina per ore su un chilometro e mezzo di moli - Dai panfili da 40 metri ai gommoni per lo sbarco a terra col semplice premere di un pulsante VIAREGGIO — Più che un salone nautico, sembra una flotta da diporto: centoventi imbarcazioni dai died al quaranta metri In un bacino di 70 mila metri quadrati esaltano la vocazione marinara della Versilia e non fanno rimpiangere i due miliardi spesi da una provincia in crisi perché gli appassionati dell'andar per mare si lustrino gli occhi. Un salone nautico a poco plU dt un centinaio di chilometri da Genova, che ha II monopollo della nautica. Con- Rilancio della ras corremo? A Viareggio l'interpretazione viene respinta. SI insiste sulla diversificazione delle due rassegne, sia nel tempo (la Versilia In primavera, ti capoluogo ligure in autunno), sia nel modo di esporre. A Genova le barche sono nel capannoni; Viareggio lancia invece una specie di selfservice, scafi in acqua e chi vuol provarli e comprarli subito, si accomodi, giusto il tempo di firmare II contratto e assegni. La sensazione che la Versilia stia per far venire il segna dopo otto ann mal di mare a Genova, sembra però del tutto sbagliata. Si cammina per ore lungo un chilometro e mezzo di moli, tra t cinquecento stands che ospitano gli accessori e In una prospettiva di barche da sogno. Ci sono i motor-yacht firmati dall'architetto Spadolini (fratello dell'ex presidente), quelli che ricordano le glorie dei Baglietto, ti Tuxedo giunto dall'altro versante dell'Appennino, la serie dei • CallegarU di De Tomaso, un cabinato non i di interruzione sbaungo moli, che una sot firolini nte), orie iun'Apeganato non ideila •Laver» di Roma che o ? a li e In parvista blica te il ntedella ranceledella citto beraossia acest'Itrata mini giurima talo, milia Die ana sfiavvimica ogico he di accia l'urMenuncia bus e rincia dei to —. surdo i far mani .fe. o a mo per llo, taulCatro caMoeri tosfilpi e a o e tana deaporver na o, e ccione ché ati tafornisce un goi.imone per lo sbarco a terra col semplice premere di un pulsante, gli off-shore del marchese Theodoli costruiti in Usa ma su disegni forse sbirciati in Versilia. E poi i siluri della Iveco, campioni del mondo off-shore del 1982, quattro motori, 1600 cavalli, velocità di gara sul 180 all'ora; i •picchiotti», i •mochl cornar» che racchiudono appartamentini di lusso in dieci metri di lunghezza, l velieri del •Trasimeno». Fra i motori, i fuoribordo della .Whitehead» che affrontano con successo la concorrenza dei modelli americani. Il vecchio slogan dall'ago al milione può essere tradotto, al ■Floatlng show» mareggino, in questo corrispettivo marinaro: «Dal wind-surf al Nabllla». E' l'affascinante nome della •barca» forse più famosa e pubblicizzata del mondo, porta gli sceicchi ai mercati dell'Oman e dell'Arabia che le difficoltà del petrolio tendono a restringere. Viareggio offre, fino al 25 aprile, in una visione da fantanautica. yacht di 40 metri, valore sui venti miliardi. Chi li compra? • Per l'80 per cento — chiarisce Lorenzo Benetti, titolare del più importante cantiere della Versilia, data di nascita 1870, primissimi modelli le "barche bestia" con vela quadrata — i nostri scafi vanno all'estero: Stati Uniti. Germania e soprattutto gli Emirati, finché dura. Ma c'è anche qualche italiano: stiamo allestendo un "cinquanta metri" per Corrado Augusta, 420 tonnellate di stazza lorda, autonomia atlantica». /I che vuol dire andarsene dal Mediterraneo a New York, autosufficienti. I Benetti sono finiti nella gloria nautica per avere varato il Nabilia di Khassogy (86 metri di lunghezza, ori, marmi di Carrara, ospedale attrezzato, cinema, parrucchieri, night-club, eliporto sulla tolda, costo 24 miliardi del 1979), ma non ne sono affatto contenti. «Quella del Nabilia — confida Lorenzo Benetti — fu' un'esperienza mollo sgradevole. Vedemmo il proprietario di sfuggita, un paio di volte. Venivano in cantiere Intermediari, ficcanaso, Incompetenti. Ora ci hanno incaricato di studiare il progetto di un Nabilia due. lunghezza 130 metri. Ma non siamo certi di costruirlo. Con Khassogy non ci pare possibile instaurare il rapporto di fiducia che fa del cliente un amico e della barca un prodotto di più intelligenze». All'inaugurazione è venuto il ministro della Marina mercantile Di Giesi. al quale sono state rinnovate le richieste di sempre: l'Iva 138 per cento sugli scafi oltre le dodici tonnellate) è il killer della nautica da diporto. In nessun altro Paese della Cee esiste un'imposizione fiscale simile I cantieri italiani (650, centomila addetti, grande richiesta dei loro modelli all'estero) esportano tecnologia d'avanguardia e importano valuta pregiata. Ma continuano ad essere penalizzati. Il fisco limita l'approccio anche alle barche più piccole. Rimane il windsurf, che sarà il protagonista della prossima estate. -Ma vogliamo davvero trasformare il Mediterraneo in una "tavola"?», ci si chiede a Viareggio. rurgo sudafricano

Persone citate: Baglietto, Benetti, Corrado Augusta, Di Giesi, Laver, Lorenzo Benetti, Spadolini, Whitehead