Quei magnifici Pink Floyd

Quei magnifici Pink Floyd Quei magnifici Pink Floyd o g 2) Malcolm McLarens «Sowelo» (Import) 3) King Sunny Ade «Juju Music» 4) Gartand Jelfreys «Guts lor Love» 5) Marianna Falthfull «A Child's Adventure» 6) Rie Ocasek «Beatllude» 7) Michael Jackson «Thriller» 8) Tears lor Fears «Change» l (Import) 9) Plnk Floyd «The Final Cut» 10) Lou Reed «Legendary Hearts» eccellenti strumentisti fanno musica di suggestione: una «canzone d'autore» in dimensione cinema scope. Sinfonie di morte e requiem per il sogno post-bellico, esattamene come suggerisce 11 sotto titolo. Non ballabile. KING SUNNY ADE' «Juju Music. (Island).... **** Ballabile. «Witti roots». con radici. Un disco di party-music nigeriano, più o meno il 40. esimo In 10 anni, assicurano le note di copertina, da parte del leader del filone della musica jujù, musica che attinge alle tradizioni degli Yoruba, la più numerosa tribù nigeriana. E' la fusione fra tradizione afro e strumenti e suoni occidentali di cui avrete sentito odore nei lavori di Santana, Eno e Byrnc. Gabriel e tutti gli esploratori pop delle tantissime musiche popolari del continente nero. King Sunny Ade è uno del primi viaggiatori in senso inverso con sbocco commerciale: inci so in loco, mlssato a Londra per l'etichetta che ha valoriz zato magnificamente negli anni 70 il ritmo e 11 grido ter zomondista del reggae. il suo primo lp mondiale (e gli altri 39?ti?tirconmoMadatsonchemetragiàvecspenabeG.GIallarateurrengae10 miqueuncomre è tnovocye,la I più ascoltati: ITALIANI l)Vasco Rossi «Vita spericolata» 2) Malia Baiar «Tango» 3) Sergio Caputo «Un Sabato Italiano» 4) Sclalpl «Rock'n'RollIng» 5) Garbo «Scortati» STRANIERI 1) Soft Celi «The Art ol Falllng Aperta PINK FLOYD «The Final Cut-(EMI)...*** La nuova magnificenza-dastudlo del trio Pink Floyd (il tastierista Rick Wright, dopo 16 anni, ha defezionato) è un'ennesima seduta-psicanalitlca-in-canzone di Roger Waters. Ossessionato dall'olocausto della Seconda Guerra, dalla perdita del padre nella Battaglia di Anzio, dai suoi ideali socialisti in una Inghilterra sempre più conservatrice, e in ultimo dalla nuova minaccia di una guerra nucleare, la mente dei Floyd (un leader pressoché assoluto) vaga ancora lungo gli incubi del fronte, l'alienazione del reduce e l'amarezza delle mancate promesse di un dopoguerra privo di nuove frontiere. E' una colonna sonora alternativa al film «The Wall» (stessi scenari di violenza bellica e mentale, stessi smarrimenti e confusioni sullo stato della Gran Bretagna libera), formalmente ricchissima, come sempre, e contenutisticamente ripetitiva del lavoro precedente. Lasciata alle spalle la fase di ricerca e sperimentazione, Waters e i suoi di»: da qualche tempo c'è un revival l 39? li ripubblicheranno tutti?...) sembra avviato a garantirgli la nomination come seconda superstar del terzomondo dopo «Bob Lives. Marley. La cosa buffa è che — dato per scontato che i testi sono quantomeno ermetici e che l'atmosfera è deliziosamente ipnotica e gioiosa — la tradizione africana è stata già cosi saccheggiata che invece di .progressivo afro.,' spesso il tutto è terribilmente naif. E' anche vero che naif è bello. GARLAND JEFFREYS .Guts For Love.. (A and M)... *** Il piccolo sanguemisto nato alla periferia di N.Y., innamorato di musica latina e di arte europea, che ha studiato a Firenze e ha introdotto il reggae nel rock americano quasi 10 anni fa, nel suoi momenti migliori getta dei ponti in questo ipotetico triangolo con una emozione vibrante e commovente. Purtroppo essere magici per un intero albun è troppo, e i dcja vù si sprecano. Garland ha però una gran voce nella classe Jagger/Gaye, è onesto, e «Surrender. è la più bella canzone d'amore TELEVISIONE La conquista del West Serata piena per chi sceglie l'appuntamento con il cinema del lunedi sulla Rete 1 alle 20.30: il kolossal La conquista del West — a colori, 1963 — dura due ore e mezzo e assicura una forte presa. Sono cinque episodi sul mitico West non ancora contaminato da eroi in vena di dubbi esistenziali e da pellerossa che fanno la resistenza: in La conquista del West le passioni sono elementari e le soluzioni clamorose come nella tradizione di questo genere che è stata la fortuna di Hollywood. Ecco dunque i pionieri e gl'Indiani, gli scorridori e I rinnegati, i generali e i fantaccini; ecco ancora la corsa all'oro, l'assedio al forte, la costruzione della ferrovia. Tre registi si alternano dietro alla cinepresa: George Marshall, Henry Hathaway e John Ford che firma l'episodio La guerra civile; attori popolarissimi si alternano davanti alla cinepresa, da Henry Fonda a James Stewart, da Gregory Peck a John Wayne, Tv private: Italia 1 punta su Sophla Loren e Marcello Mastroianni in La pupa del gangster (1974): Canale 5 su Per amare Ofelia con Renato Pozzetto e Giovanna Rallt (1974); Retequattro bu Susan George e Fiona Lewis in Tin torera (1977).

Luoghi citati: Anzio, Firenze, Gran Bretagna, Hollywood, Inghilterra, Italia, Londra