Pochi passi dall'asfalto e sei subito in montagna di Daniela Daniele

Pochi passi dall'asfalto e sei subito in montagna Pochi passi dall'asfalto e sei subito in montagna Ai margini del parco regionale Orsiera-Rocciavré - Tre amici gestiscono il rifugio del Cai • «Una vita dura, ma piena di soddisfazioni» La macchina l'abbandoniamo sullo spiazzo di terra battuta. Poi, con scarponi e sacchi a pelo (se siamo veri escursionisti), con scarpe da ginnastica (se vogliamo solo un breve incontro ravvicinato con la montagna), c'incamminiamo su per la mulattiera, possibilmente in una bella giornata di sole. E arrivare al rifugio Valgravio, se proprio non siamo un po' distratti, è facilissimo. In un'ora circa da Torino starno a Borgone, poi sulla statale-24 per il Monginevro, verso San Glorio e infine a borgata Città. Ultimo tratto di strada per veicoli d'ogni genere. Da II in poi solo a piedi e a polmoni a tutto ossigeno, per una passeggiata di un'ota (i più bravi la fanno in tre quarti d'ora) che non impegna esageratamente muscoli e fiato e die ci porta a 1390 metri di altitudine, dove l'aria è già fine e il verde di primavera fa da sfondo ai colori dei primi fiori e ai rumori del piccoli animali del bosco. Dopo un'ampia spianata fra alberi e rocce, un ultimo tratto in salita, al suono delle acque del Gravio a fondo vallata ed ecco il rifugio. Il clima idilliaco lascia il posto ai poderosi colpi d'accetta di Severino che con grande impegno prepara la legna da ardere, al profumo Intenso di omelette alla toma die Tullio sta cucinando sulla vecchia stufa, agli «a solo» canori di Luciano che sta armeggiando con le stoviglie. I tre ragazzi lianno preso In gestione, dal febbraio dell'anno scorso, il rifugio (della sottosezione Geat del Club alpino italiano) e in poco tempo, con entusiasmo indiscutibile, l'hanno reso più utile a quanti si vogliono avventurare per quelle montagne. Severino Zinettt, 26 anni, è rappresentante di una ditta di elettrodomestici, Tullio Guazzotti, 32 anni, è medico *penttto«, anche se assicura l'assistenza sanitaria nel rifugio MI mondo degli ospedali e del loro sottobosco mi ha deluso»;, Luciano Peizica, 25, è studente Isef. Dal primo luglio al 15 settembre vivono al Valgravio, ma lavorano al rifugio anche nei mesi invernali, dal sabato alla domenica e nelle festività di Natale e di Pasqua. «E' un lavoro duro, ma affascinante — dice Luciano —. E qualche soddisfazione l'abbiamo avuta. Abbiamo ripuli- Lusema: musiche di Haendel Nel tempio valdese di Luserna San Giovanni, ieri sera, si è tenuto il concerto dell'«Accademia Stefano Tempia», diretto dal maestro Mario Lamberto. Susanna Ghlone, soprano, Nella Actls Perlno, contralto, William McKInney, tenore. Carlo De Bortoii, basso, Antonio Sabrjeiti, Giuseppe Vitale, Riccardo Ronaido, trombe e Guido Donati, organo, hanno Interpretato musiche di Carissimi e di Haendel. Corsi per maturandi Si chiudono mercoledì prossimo le Iscrizioni ai corsi di italiano e di matematica, organizzati dal Centro Studi «Pannunzio» in preparazione alle prove scritte di maturità. Segreteria aperta dalle 17,30 alle 19,30 al Centro «Pannunzio», via Mercanti 1. to tutto, riverniciato le stanze, attrezzato la cucina. Da noi, possiamo dirlo tranquillamente, si mangia veramente bene «Se cucino iol», urla il Guazeotti dal locale dei fornelli. E l'equipe sembra averlo riconosciuto capocuoco honoris causa. Che cosa offre il Valgravio? Detto in sintesi: 36 posti letto (26 In stanzette e 10 in camerone), 35-40 coperti in sala da pranzo, acqua corrente, riscaldamento a legna, Illuminazione a gas (•per l'estate entrerà in funzione una centralina idroelettrica indipendente»/ Che cosa offre II paesaggio circostante? Bellissime escursioni nel parco regionale dell'Orsiera-Rocciavré, passeggiate a Pian Signore (dove d'estate st può comprare ottima ricotta dal margari, a Pian Cavallo e a Pian Musttone. Si possono raggiungere molti colli suggestivi e si può passare nella Val Chtsone. La preistoria ha lasciato le sue tracce: un lastrone, proprio vidno al rifugio, è pieno di graffiti che risalgono al Tardo Neolitico. Anche la storia ha segnato il suo passaggio: un cippo ricorda i partigiani che s'erano nascosti al Valgravio e che vennero trucidati dai fascisti. Severino, Tullio e Luciano, Intanto, curano con passione il rifugio e quanto gli sta attorno. Portano a valle i sacchi del rifiuti, hanno ottimo vino per gli assetati gitanti e negli occhi l'allegria di un'amicizia chefa tutfunoconlanaturae con chi capi ta, per scelta o per ventura, da quelle parti. Daniela Daniele

Luoghi citati: Borgone, Luserna San Giovanni, Pian Cavallo, Pian Musttone, Pian Signore, Torino