Quale malinconia questi bolognesi

Qualemalinconm questi bolognesi Qualemalinconm questi bolognesi Lazio svogliata a Lecce Battuti a 1>àn Benedetto scivolano verso la C SAN BENEDETTO DEL TRONTO — Un altro tonfo del Bologna. Ora Cerve Siati non sa più a che santi votarsi per arrestare la caduta verso U fondo. Una sconfitta senza attenuanti, che va oltre l'esiguo scarto di un gol. Il tasso di classe superiore all'avversario, un occhio di riguardo da parte dell'arbitro, ^condiscendenza della Samb sul 2 a 0, non sono bastati a attesto Bologna per salvare almeno l'onore. E' facile capire che 11 gioco è stato completamente in roano della Sambénedettese; solamente In qualche frangente, quando gli uomini di Sonetti si sono concessi delle pause, il Bologna ha tentato di giochicchiare, ma era ben poca cosa. Anche il gol è stato un regalo della Sambénedettese, quasi un omaggio (o un Incoraggiamento) a quella che fu una grande squadra, nella speranza che possa ritrovare la carica giusta per risalire la china. Proprio quella carica agonistica che non difetta alla Sambénedettese. r Al IV il fragile bastione crolla. Silva, con funzione di cecchino, mette dentro. Al 32' potrebbe essere II colpo di grazia, ma l'arbìttbannulla il gol di Pen-otta. Nella ripresi»ljS> Samb chiude quasi subito la partita con una rete di Plfetóasanto al 56*. A questo punto la Samb si siede e permette al Bologna di imbastire qualche trama. Timidamente De Ponti é compagni possono affacciarsi qualche volta dalla parte di Mlnguzzl. Frova Colomba al 6ff ma Cagni devia il Uro. Al 61' Bachlechner da 40 metri fa fare una bella figura a Mlnguzxl; allW con un rapido contropiede la Samb mette ancora in difficolta 11 Bologna. All*88* l'omaggio della Samb. Una palla saltellante In area viene fatta arrivare dalle parti di Frappamplna, che da pochi metri fulmina in «eie. ■ f. b. Ha comunque conquistatoun rigore non concesso chiali, come lo stesso difensore Miele ammetterà nel dopopartita. Dopo una parata con qualche difficoltà di Orsi (che deve allungarsi a terra per prendere un pallone passatogli indietro dal libero Perrone). Giordano al 15' tira verso Vannucci che para. Al 17' c'è una punizione per il Lecce: batte Miceli, ma il tiro viene respinto dalla barriera. La partita s'incattivisce: al 20' Surro entra in gioco pericoloso su Lorusso (che resta a terra dolorante per qualche secondo), poi è Bruno a compiere un'entrata assassina su Badiani e per questo il leccese di SALVATORE GENTILE ; LECCE — La Lazio gioca una brutta partita e riesce comunque a conquistare un prezioso punto in trasferta, togliendo al Lecce di Mariolino Cofs&to soddisfazione di vincere Contro una .■grande,, del campionato. I laziali deludono tutti, compreso il proprio allenatore Clagluna e i dirigenti (che ora promettono multe ai giocatori se non vinceranno le prossime due parti- ■ te all'Olimpico con la Pistoiese e il Foggia). Il Lecce recrimina non solo perché ha colpito con Cannito, al 30', L'incrocio dei pali, ma anche per un rigore E' una Lazio davvero, strana: priva di mordente lascia troppo isolato davanti Giordano (peraltro marcato molto bene da Lorusso). Giordano esce malconcio dal campo: si teme urta distorsione alla caviglia sinistra. «Ma si è trattato di un normale fallo di gioco — dice egli stesso — come se ne verificano tanti in una partita». Sinizia con un gran caldo e con il terreno forse troppo duro, come sottolinea l'allenatore laziale per giustificare la scialba prova dei suoi. I tifosi ultras della curva Nord, impietosamente urlano 'Roma, RomaU, all'indirizzo della Lazio che, peraltro, riceve applausi di consenso quando, con un colpo di tacco smarcante. Giordano indirizza verso l'area di rigore leccese, un buon pallone (4'). Ma non c'è ombra di laziale che possa sfruttare linvitante passaggio. La parata è quoti a senso unico, attacca il Lecce e la Lazio si difende alla meglio, spesso ricordando-—nei rinvìi acmhpanjle •£partite parroc- Commissario cólto da malore LECCE — U commissario speciale dell'Associazione italiana arbitri avv. Giuseppe Pesce, di Potenza, che oggi assisteva alla partita LecceLazio, a metà della gara ha avuto un malore. Soccorso e trasportato nell'ospedale «Vito Fazzl» del capoluogo salentlno, è ora in osservazione per una crisi asmatica. to un punto -1 lecces dall'arbitro - Incide si recriminano per ente a Giordano verrà ammonito (come succes- ' sivamente Vitali riserverà il cartellino giallo a Miele). Alla mezz'ora una buona occasione per i padroni di casa: Cannito tira da lontano e centra l'incrocio dei pali. E' il momento più. felice del Lecce che due minuti dopo mette il centravanti Capone in condizioni di segnare. Ma viene sgambettato da Miele e l'arbitro bolognese Vitali — dopo essere rimasto incerto per qualche secondo — preferisce rilevare un fuorigioco dello stesso attaccante. I tifosi leccesi fischiano a lungo Vitali, che sorvola su un paio di falli laziali e al 38'c'è il primo angolo della partita in favore del Lecce. Mario Corso ha il suo da fare per incitare i suol: l'arbitro lo ammonirà, per' questo e poi c'è ancora un'occasione per il Lecce al 41': da Bagnato ad Oriani che arriva con un attimo di ritardo per deviare il pallone in porta. All'inizio della ripresa, la Lazio si presenta con Sciarpa al posto di Badiani (uscito per una contrattura), ma è il Lecce a vivacizzare la gara.