Alle urne purché

Alle urne purché Alle urne purché ALDO RIZZO Forse non si è prestata sufficiente attenzione al fatto che, nelle tre elezioni svoltesi nei giorni scorsi in Europa, due erano anticipate rispetto alla scadenza naturale della legislatura: quelle islandesi e quelle portoghesi. Solo quelle austriache rispettavano la data prevista. Elezioni anticipate sono molto probabili anche in Inghilterra. Dunque ha ragione Craxi nel dire che non si tratta di «una tragedia greca» (col che si è dichiarato d'accordo il presidente della de, Piccoli, anche se resta di altro avviso il segretario De Mita, almeno a parole). La crisi anticipata della legislatura è, certo, un sintomo d'instabilità dei sistemi politici; ma i sintomi, si sa, non sono colpevoli se non di denunciate una situazione oggettiva preesistente, e quindi è con questa che bisogna fare i conti. Il ricorso alle urne può essere di per sé un primo rimedio; a condizione, naturalmente, di poter poi disporre di » maggiori e migliori strumenti d'intervento. In Islanda, la-legislatura, è morta anzitempo per il passaggio di due deputati' dalla maggioranza all'opposizione (dalla quale già provenivano). Un fatto del genere può essere considerato negativo o legittimo; ma è corretta la conseguenza che se n'è tratta. Il partito dei transfughi si è ora rafforzato, e dovrà vedersela più di ogni altro con i problemi, abbastanza seri, della piccola Repubblica vichinga. In Portogallo c'era uno schieramento (socialdemocratici e democristiani) che disponeva della maggioranza assoluta; ma esso si è progressivamente sfaldato. Le nuove elezioni hanno riportato in primo piano un protagonista diverso, il partito socialista. Ora tocca a Soares provarsi a mettere su una coalizione stabile, in grado di affrontare più efficacemente la grave situazione economica. In Inghilterra, le elezioni anticipate sono ancora più normali che altrove; esse rientrano sostanzialmente nella discrezionalità del governo in carica, che sceglie il momento migliore, o ritenuto politica mente più redditizio, per chiedere una nuova investitura popolare. Il caso italiano somiglia di più a quello portoghese, ne ripete la complessità degli schieramenti e la gravità dei problemi. Si tratta di vedere quali saranno i risultati della consultazione anticipata: non solo o non tanto quelli numerici, relativi alla forza dei singoli paniti (anche se è ovvio che attraverso essi passa ogni progetto fu turo), quanto quelli del sistema in sé, in ordine alle capacità e alle possibilità di uh intervento organico sulla crisi di fondo. Solo in un caso le elezioni anticipate 1 sono un rimedio peggiore del male: quando vengono considerate, in un certo senso, fine a se stesse, cioè un rito che elude o ritarda, inseguendo guadagni particola ri, la soluzione dei problemi reali. Allora la crisi si avvita su se stessa, come nella Germania di Weimar o nella Spagna prefranchista. Fortunatamente non siamo tanto, anche se, dall'Islanda al Portogallo dall'Inghilterra all'Italia, il quadro socio-economico esorta alla massima vigilanza. Dunque elezioni senza drammi; purché... 3*

Persone citate: Craxi, De Mita, Soares