Quindici bombe còrse in Francia

Quindici bombe còrse in Francia Notte alla dinamite a Parigi, Marsiglia, Aix-en-Provence: nessuna vittima Quindici bombe còrse in Francia DAL NOSTRO CORRISPONDENTE PARIGI — Gli indipendentisti del «Fronte di liberazione nazionale della Corsica» (ufficialmente dissolto dal governo il 5 gennaio) hanno esportato 11 loro terrorismo bombardo sul continente, attuando 15 attentati a Parigi. Marsiglia e Aix-en-Provence. Non ci sono state vittime, 1 danni sono Ingenti, gli obiettivi simbolici: cinque delle stazioni ferroviarie di Parigi colpite nel deposito del bagagli, semidistrutte sedi di banche e d'uffici postali, una sezione (chiusa) della polizia e, infine, tre candelotti di dinamite piazzati (ma disimi iati a tempo) nella buca delle lettere del domicilio di Joseph Franceschi, il sottosegretario incaricato nel governo Mauroy della lotta contro 11 terrorismo. La «notte blu», come si definisce qui l'ondata dinamitarda notturna del Fine, era temuta e prevista, da quando l'ex commissario Broussard (nominato super-prefètto dell'Isola dal presidente Mitterrand all'inizio dell'anno) aveva cominciato le retate sull'isola, mettendo in luce i legami fra i «nazionalisti» ed elementi della malavita tradizionale. Costretto sulla difensiva, quindi, in Corsica, il Fine» ha operato una manovra diversiva approfittando della vasta rete di complicità e di protezione che gode fra gli isolani emigrati e rompendo una tregua che durava ormal da mesi. La polizia naturalmente ha replicato alla catena d'attentati con vaste retate negli ambienti autonomisti nella banlieue della capitale e a Marsiglia, dove sono state fermate complessivamente una dozzina di persone. Ma le operazioni di polizia sono ancora In corso, 11 conto tra Broussard e il Fine non è affatto chiuso. Sull'isola, l'aumento degli effettivi del gendarmi, 1 rastrellamenti, la fitta rete di contatti In tessuta dal -super-flic: Broussard (divenuto commissario della Repubblica ossia rappresentante diretto del governo) con la popolazione stanca di mesi, anni di violenza stava probabilmente portando 1 suol frutti. Per questo, per svincolarsi dalla stretta, 11 Fine ha deciso di allentare la tensione, colpendo dove più difficile appariva la difesa dello Stato. Cosi è avvenuto, ma 11 rischio, secondo gli esperti del fenomeno corso, è che adesso la rivendicazione nazionalistica diventi sempre più aspra e pericolosa se il governò della gauche non accompagnerà l'azione poliziesca con le misure politiche, economiche e sociali reclamate da anni dagli Isolani Certamente Mitterrand ha fatto più del suol predecessori per la Corsica: ha dissolto la Corte di sicurezza dello Stato (una sorta di tribunale speciale), ha amnistiato molti del militanti corsi imprigionati, ha fatto eleggere un'assem¬ blea isolana, con accresciuti poteri amministrativi. Ma di sicuro nemmeno Mitterrand vuol seguire il Fine nel suo disegno di staccarsi dalla Francia, Per questo anche il presidente socialista ha dovuto mostrare la faccia dura, la sua intransigenza verso gli Indipendentisti. Resta il fatto che 11 «Fronte nazionale di liberazione corso» ha saputo cogliere bene 11 momento dell'azione, colpendo 11 governo In un periodo di tensione e di difficoltà'per lo stillicidio di proteste e manifestazioni spesso violente di studenti In sciopero (come è avvenuto anche ieri a Parigi) di agricoltori, di medici, di allevatori Di certo l'Inquietudine aumenta, 11 clima si fa più pesante, e affiora 11 disegno che si tenti di approfittare del disordine In chiave politica, accrescendo l'agitazione, accentuando, le difficoltà economiche in cul>.$ invischiata la sinistra al governo. ^

Persone citate: Broussard, Isolani, Joseph Franceschi, Mauroy, Mitterrand