Dossena è Giordano guidano la Under contro i ceki un pareggio non basta

Dossena è Giordano gnomo lo Under ionfro iceki m pareggio non basto Dossena è Giordano gnomo lo Under ionfro iceki m pareggio non basto DAL NOSTRO INVIATO SPECIALE TRIESTE — Il calcio torna a vestirsi d'azzurro, colore al momento non troppo di moda. Cambia la squadra, ieri era la. nazionale A, oggi la Under 21, ma non cambia purtroppo il motivo: è d'obbligo la vittoria, altrimenti anche i piccoli seguiranno la sorte dei grandi e diranno addio, con scarsa gloria, ai Campionati d'Europa. Ancora una volta il calcio italiano scende in campo con l'acqua alla gola. ..Se non vinciamo è finita, e se pareggiamo è una grossa delusione», ha detto ieri Azeglio Vicini con il forzato sorriso dei tempi grami. Però, sotto sotto, c'era pure un pensierino maligno: «Per l'Italia è un momento difficile: tocca alla Under salvare la faccia, dimostrare che questa squadra è la seconda per importanza dopo la nazionale A». ' Vicini non ha ben digerito questa storia dell'Olimpica, affidata a Maldini, e non fa niente per nasconderlo. Che Bearzot abbia deciso di andare a Roma per l'amichevole con l'Eire non gli importa, almeno in apparenza: però vuole ribadire ad ogni occasione il ruolo della sua nazionale: «Io non faccio la corsa su nessuno, voglio solo chiarire che l'Olimpica, per ovvie ragioni. ha vita breve, mentre la Under, costituisce il supporto vero della rappresentativa maggiore. Cosi è stato in passato, così sarà anche in futuro». La Under ZI, sulla carta, si presenta stasera contro la Cecoslovacchia con una soluzione molto forte. Giordano e Dossena fuori quota, Bergomi mundial, difesa quadrata, centrocampo agile, attacco pungente. Gli azzurrini possiedono armi ed esperienza per vincere incontro: «Sono convinto che i ragazzi lotteranno per se stessi e per 11 calcio italiano in crisi — ha detto ancora Vicini — e sono anche convinto che Dossena e Giordano, se non saranno troppo caricati di responsabilità, diventeranno i trascinatori della squadra, Senza parlare di Bergomi, che nell'amichevole di Cremona mi ha ricordato Rocca: era dal Mundial che non vedevo l'interista giocare tanto bene. Non nascondo però di avere due piccoli problemi: l'ala sinistra, perché sia Mancini che Monelli non sono al massimo, e la stanchezza diffusa nella squadra, specie in quelli che giocano in B, specie in Battistini ». Vicini, dopo la sconfitta di Praga, è andato a rivedere la Cecoslovacchia a Cipro, vittoria per4al. Un viaggio istruttivo: «Hanno cambiato molti giocatori, non il tipo di gioco: calcio rude e bene organizzato. Inoltre mi sono parsi più esperti: appartengono tutti a società di serie A. Io ho raccomandato al ragazzi di non mettersi in rissa. Decisi ( combattivi si. ma niente coltelli In campo.- A Praga, non dimentichiamolo, perdemmo per due rigori e guadagnammo soltanto due espulsioni, Per quanto riguarda i cecoslovacchi, la situazione è chiara: l'obiettivo è il pari eia promessa è di non picchiare. L'unico intoppo, per l'allenatore Pàchert, è venuto dal viaggio aereo. All'arrlvq erano svanite nel nulla tre valigie contenenti scarpe da gioco e la Triestina ha messo a disposizione quelle dei suol tesserati: sperando che tanta ospitalità non sia male ricambiata. Carlo Coscia Bergomi «mundial» è pronto a dare una mano agli azzurrini