Sono altri 1000 i posti che rischiano di sparire

Sono altri 1000 i posti che rischiano di sparire Dopo la liquidazione della Sin Sono altri 1000 i posti che rischiano di sparire MILANO — Entro due o tre mesi sarà nota la sorte di circa mille dipendenti degli stabilimenti del Gruppo Montedison addetti a lavorazioni collegate alle produzioni della Sin, la Società Italiana Nailon, messa recentemente in liquidazione con circa 2200 licenziamenti e 20 miliardi di perdite nel primi quindici mesi di attività. Questo è quanto è scaturito dall'Incontro di ieri tra 1 rappresentanti della Fulc e del Gruppo di Foro Bonaparte, guidati questi ultimi dall'am-, ministratore delegato della Montedlpe, Mario Fogagnolo, per esaminare la situazione negli stabilimenti collegati alle lavorazioni Sin. In particolare, per quanto riguarda le 350 persone che lavorano nello stabilimento Montedlpe di Novara, la Montedison ha annunciato al sin dacati che deciderà entro un mese se dovrà cessare queste lavorazioni o se invece avràil trovato uno sbocco di merca-1 to nuovo che consentirebbe di proseguire l'attività nonostante la chiusura delle linee Sin di Pallanza e Ivrea. Per quanto riguarda invece la Taban di Pallanza, che fa acetato di cellulosa (400 dipendenti circa) e la linea di produzione di acido acetico della Vinavil di Valdossola (250 persone), la Montedison ha spiegato che ci vorranno due o tre mesi prima di poter formulare indicazioni precise sulla sorte degli impianti. La Taban si trova spiazzata dalla chiusura della Sin perché verrebbero a mancare tutti i servizi generali i cui costi non possono essere sostenuti dalla Taban medesima, mentre alla Vinavil il problema nascerebbe dall'eventuale chiusura della Taban per la quale attualmente lavora la linea di acido acetico dello stabilimento di Valdossola. m. bo.

Persone citate: Bonaparte, Mario Fogagnolo, Taban

Luoghi citati: Ivrea, Milano, Pallanza