L'ex moglie di Scricciolo replica in un libro alle accuse del marito di Guido Rampoldi

L'ex moglie di Scricciolo replica in un libro alle accuse del marito Paola Elia ha presentato una denuncia per calunnia contro il compagno L'ex moglie di Scricciolo replica in un libro alle accuse del marito Il volume si intitola « L'autogolpe» ed è dedicato alle vicende di Solidarnosc • «E' un romanzo, chi può dire se vero o falso?» - Anche l'ex sindacalista prepara una autobiografia ROMA — Lo scambio d'accuse tra Luigi Scricciolo e l'ex moglie Paola Elia, presunte spie al soldo di una rete bulgara, dai verbali d'interrogatorio sbarca all'editoria. Scricciolo accarezza l'Idèa di dare alle stampe un'autobiografia, la storia del mesi passati prima alla Uil e poi in carcere: sul comodino accanto al letto d'ospedale, dov'è piantonato, conserva in buon ordine lo schema dal quale potrà snodarsi 11 testo. «Se Io porterà a termine, sarà una lettura interessante», annuncia sibillino uno dei suoi legali, l'avvocato Torrebruno. Il libro di Paola Ella Invece è giù pronto. Si chiama «LVlurogolpe», viaggio immaginario ma non tanto nella Polonia di Solidarnosc. «£' una bomba», promette Giorgio Bertanl, l'editore. «Ma no, nulla d'esplosivo», si schermisce l'autrice. E aggiunge per scaramanzia, mostrando le bozze: «Chissà che non debba finire di correggerle in carcere». Giorni fa Scricciolo ha dichiarato ai giudici che l'ex moglie sa molto più di quanto dice e la libertà di Paola Elia, concessa dopo cinque mesi di detenzione, è diventata «provvisoria» anche di fatto. Lei ha replicato, ieri, con una denuncia per calunnia. Da che parte sta la verità? La risposta della Elia è nel libro. L'ultimo capitolo riporta quasi integralmente un'emissione propagandistica di Radio Varsavia, che fece 11 dettagliato resoconto di una riunione avvenuta a Roma nel gennaio 1981. Presenti, l'esponente di Solidarnosc Andrej RozplochowsU, un funzionario dell'ambasciata Usa e Luigi Scricciolo. «Quello fu l'unico incontro cui partecipò Scricciolo e l'unico di cui in Polonia si riseppe tutto», dice Paola Elia. Perché il libro si chiude con la trasmissione di Radio Varsavia? •Quella conclusione rappresenta il segno di una vicenda storica in cut non tutto è stato limpido. Così come non fu limpido l'epilogo». ■ In che senso? «il libro si chiama "L'Autogolpe" perché a Solidarnosc il colpo di Stato non dispiacque del tutto, o almeno non fece nulla percorrere ai ripari. Sapeva da mesi quello che sarebbe avvenuto. Avrebbe potuto infiltrare uomini nella milizia, nell'esercito. Invece rimase ad attendere. Preferì un interlocutore forte, e soprattutto un generale polacco, non russo. Ma c'erano militari sovietici con la divisa polacca, quando Jaruzelski prese il potere». Lei è stata in Polonia più volte: perché un romanzo e non un resoconto? Per rimuovere Scricciolo, che l'accompagnò? «/I romanzo mi è sembrato più adatto a far risaltare quel mosaico di storie personali che è stata Solidarnosc. Romanzesche furono anche alcune situazioni: il sindacalista che, fuggiasco, arriva a Varsavia nascosto dentro un pianoforte; il gruppo di Solidarnosc clandestina che,tenta di raggiungere il campo di Birko Leka, dov'era recluso Kuron». Non teme di offrire spunti o pretesti ai giudici, alla propaganda, di Jaruzelski? •Ho scritto un romanzo, chi può dire se un episodio è vero o falso?». Ha Informato i rappresentanti di Solidarnosc in Italia delubro? •Con loro ho troncato ogni rapporto, le ragioni sono ovvie. Ma un sindacalista polacco, esule a Parigi, si è offerto di scrivere la prefazione». C'è un personaggio delV»Autogolpe» nel quale si riconosce? «Si, Elisabetta, una ragazza che si uccide in mezza pagina perché è entrata nel mirino della polizia, e chiunque avvicina, compromette. L'impossibilità di avere' una vita normale, rapporti affettivi stabili: questo mi appartiene». Ha paura di tornare in carcere? •Certo. Ma almeno dentro vivi aggrappato a una speranza, quella di uscire. Fuori, spesso non ti rimane nemmeno quella». Perché Scricciolo l'accusa? «Vuole salparsi e pensa di riuscirci mettendo il fango nel ventilatore. Quanto alla storia dello spionaggio, ho l'impressione che tutto sia andato in modomolto casereccio». ' Accusata di spiare per conto della Bulgaria, lei scrive un libro che sottintende una scelta di campo opposta. Chi è davvero Paola Elia? In un celebre paradosso, un antico filosofo greco racconta di Achille che insegue la tartaruga, e poiché il tempo e lo spazio funzionano in astratto in un certo modo, non riesce mai a raggiungerla. Io sono la tartaruga: nessuno riesce a raggiungermi: Guido Rampoldi