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«Non ho voglia di scrivere il discorso per il Senato» Fanf ani ai giornalisti sul dibattito di domani «Non ho voglia di scrivere il discorso per il Senato» ROMA — Fanf ani «non ha voglia di scrivere il discorso che deve pronunciare al Senato giovedì» e che prelude alle dimissioni del suo governo. Lo ha detto lo stesso presidente del Consiglio durante un colloquio che ha avuto con i giornalisti, al termine della prolezione del documentarlo sul museo di Hakone, In Giappone, il più grande museo all'aperto del mondo, che si è svolta nella sede dell' Agis e alla quale 11 presidente è intervenuto ieri con la moglie Maria Pia. Domanda: Non ha voglia di scriverlo forse perché si tratta di un lavoro noioso., dovendo illustrare l'opera svolta nell'arco di tempo che ha guidato il governo... Fanf ani: -No, si tratta di "zufolare" un po'» (ha detto mimando il gesto con aria sorniona). D.: Nell'ultimo periodo praticamente ha dovuto abbandonare la pittura? Fanf ani : « In un anno ho dipinto soltanto un quadro e l'ho regalato all'Accademia Aeronautica di Pozzuoli quando sono Intervenuto alla cerimonia del giuramento degli allievi'. D. : Pensa di riprendere a dipingere? Fanf ani: «in questo momento non posso...». D.: Ma ci saranno le elezioni? E se si andrà alle urne sarà 1126 per politiche e amministrative, oppure il 10 per le une ed 1126 per le altre? Pantani : «Voi quando vorreste votare? Il 26 giugno oppure ti 19 e ti26?: - Alcuni hanno detto 1110, altri il 26. Fanfanl ha chiesto: 'Perché?: 'Perché — ha spiegato qualcuno — se le elezioni sono abbinate, si risparmia'. Fanf ani: «Che si voti insieme, amministrative, regionali e politiche, o che si voti tn due volte t costi della carta sono uguali. La decisione comunque spetta al capo dello Stato. Al governo compete di controfirmarla. Io sono parte in causa e perciò non posso esprimere preferenze». Quindi 11 presidente del Consiglio si è congedato dai giornalisti invitandoli a brindare. -Al suo prosstmo governo?', ha azzardato un cronista. E Fanf ani sorridendo: 'Non vorrei fare schiattare troppa geni te... Brindiamo al miei successori».