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Tre diplomatici russi cacciati da Washington Sono l'addetto militare e due funzionari all'Orni Tre diplomatici russi cacciati da Washington DAL NOSTRO CORRISPONDENTE NEW YORK — L'ondata di espulsioni delle spie sovietiche dall'Occidente ha raggiunto gli Stati Uniti. Il Dipartimento di Stato ha cacciato nel giorni scorsi tre diplomatici russi, l'addetto militare dell'ambasciata a Washington e due funzionari dell'ambasciata all'Onu a New York. L'annuncio è stato dato dal direttore dell'Fbi, William Webster. Webster ha dichiarato che tutte e tre le spie •erano state colte con le mani nel sacco». Lunedi scorso, il Dipartimento di Stato aveva espulso due diplomatici cubani dell'ambasciata all'Onu. Non pare tuttavia che i casi siano collegati. L'addetto militare dell'ambasciata russa a Washington è il colonnello Barmiantsev, che ci trova negli Stati Uniti dal maggio '81. Barmiantsev, alla sua terza permanenza nella capitale In meno di 15 anni, è un dirigente del Gru, lo spionaggio militare sovieti¬ co. Subentrò al suo superiore, 11 generale Chitov, quando costui fu espulso un anno fa. Sabato Barmiantsev fu sorpreso in un bosco del Maryland, presso Washington, mentre raccoglieva alcuni rollini di fotografie al piedi di un albero. I rollini, non sviluppati, erano di documenti segreti del Pentagono. Barmiantsev, che ha 39 anni, non ha tentato di sostenere la propria innocenza. Subito rilasciato, in omaggio al regolamenti diplomatici, ha fatto la valigia martedì, appena chla- muto dal Dipartimento di Stato. Il primo dei due funzionari dell'ambasciata sovietica all'Onu a New York è Aleksander Mikheiev, di 44 anni. Secondo l'Pbi egli ha cercato di impadronirsi di documenti del Congresso tramite il segretario del deputato Snowe, Zimmerman. Zlmmerman ha avvertito l'Fbl e ha poi finto di fare il gioco del diplomatico. L'Pbi, ha registrato tutte le conversazioni. Il secondo funzionario dell'ambasciata sovietica all'Onu è Oleg Konstantinov, di 33 anni, descritto come un agente del Kgb, da poco negli Stati Uniti. La polizia federale lo ha arrestato a Manhasset, a Long Island, a colloquio con un ingegnere della Nasa, l'ente spaziale americano. L'ingegnere, che lavora per 11 controspionaggio e di cui si tace perciò 11 nome, aveva simulato la consegna di documenti segreti del Pentagono. e. c