Il psi esce, elezioni in vista

Il psi esce, elezioni in vista Crisi di governo sicura, forse giovedì prossimo le dimissioni di Fanfani Il psi esce, elezioni in vista Il presidente del Consiglio, che attende oggi la risposta di De Mita a Craxi, si recherà nel pomeriggio al Quirinale per concordare le procedure della crisi - Ieri al Comitato centrale Craxi ha annunciato la fine dell'appoggio dei socialisti al governo e ha chiesto l'abbinamento delle politiche alle amministrative di giugno ROMA — I socialisti hanno tolto 1 loro voti a Fanfani, 11 governo non ha più una maggioranza ma nessuno, oggi, può dire con certezza quando si aprirà la crisi. Le decisioni che contano non sono comunque lontane. Fanfani torna nel pomeriggio al Quirinale per consultarsi con Pertlnl sugli sviluppi di una situazione assai complessa e delicata. Prima di recarsi dal capo dello Stato, il presidente del Consiglio ha voluto attendere 11 documento finale del Comitato centrale socialista e le scelte della democrazia cristlana; oggi si riunisce l'ufficio politico della de e De Mita risponde ai socialisti L'opinione più diffusa è che Pertini e Fanfani concorderanno di far cadere 11 governo In Parlamento, al termine di un dibattito che dovrebbe svolgersi al Sonato mercoledì o giovedì prossimi, il dibattito dovrebbe concludersi senza un voto. Subito dopo, Fanfani rassegnerebbe le dimisioni del quadripartito. Venerdì e sabato, consultazioni-lampo del capo dello Stato e, al più tardi all'inizio di maggio, •presa d'atto» che in Parlamento non esiste più una maggioranza e conseguente, immediato scioglimento delle Camere. Questo sarebbe l'iter più semplice e lineare. Anche se con sempre minore Insistenza, si continua però a parlare di diversi sviluppi di una vicenda' pelitica. che comunque dovrebbe sfociare nelle elezioni anticipate. Secondo alcune voci. De Mita insisterebbe nel «no» alle elezioni per accentuare le responsabilità che U leader del psi si è assunto e 11 parziale isolamento In cui si trova oggi 11 psi, le cui decisioni sono state timidamente approvate solo dal pri. Sempre secondo queste voci, il leader de chiederebbe a Pertlnl, durante le consultazioni, di trovare nuove maggioranze per nuovi governi, uno dei quali potrebbe essere un monocolore de o tricolore dc-pll-psdi, naturalmente senza maggioranza. Con quello di Fanfani, si fa 11 nome di Andreottl. Ma sono ipotesi deboli. Alcuni amici di De Mita dicono che «Ciriaco oggifarà il muso duro ma è ormai più, che contento dell'isolamento in cui è caduto Craxl». Al Comitato centrale, Craxl ha annunciato ieri la fine del-' l'appoggio del psi a Fanfani e ha chiesto l'abbinamento delle elezioni politiche con le amministrative. Craxi non ha ritirato i ministri socialisti dal governo. Ha più volte elogiato l'azione dell'esecutivo e dei-I suo presidente. Ha In pratica chiesto a Pertini di lasciare in carica questo governo per garantire 'il miglior svolgimen to della campagna elettorale». Tutti si sonò chiesti perché Craxl ha parlato tanto bene di Fanfani e, contemporaneamente, ha deciso di provocare la caduta del suo governa II segretario del psi ha spiegato la circostanza nel modo seguente: 1) abbiamo sempre dvtcsnefnvlMGs detto, sin dall'Inizio, che il governo aveva un 'ruolo limitato» e «obiettivi determinati», che oggi sono 'esauriti.; questa scelta era pubblica e arci-, nota, tanto da essere spiegata e motivata nel documenti ufficiali del partito; 2) 1 rapporti nella maggioranza si sono via via sempre più deteriorati per le sortite antisoclallste di De Mita, Mazzetta e del ministri Gorla e Pandolfi. Craxi ha badato bene a distinguere Fanfani da De Mita e la de •partito popolare» dal suol attuali leader. Per Craxl, De Mita e Mazzotta 'hanno preso la testa di una offensiva di restauratone e di conservazione». Ha parlato di 'nuova destra che non ama definirsi tale e preferisce paludarsi di efficienza e modernismo». Le spiegazioni del leader del psi a un Comitato centrale 'che ha approvato all'unanimità la sua relazione non hanno assolutamente convin- to De Mita (de), Longo (psdl) e; Zanone (pli). «Proprio non riesco a capire come si faccia a parlar bene del governo e poi' a metterlo in crisi!», ha detto De Mita. Il pri ha dato Invece un giudizio positivo del discorso di Craxi, Nella de, non tutti condividono la netta posizione anti-Craxi di De Mita; in occasioni diverse, Piccoli, Forlani, Donat-Cattin hanno spiegato che 1 rapporti con il psi non vanno radlcalizzati: 'Bisogna pensare anche ai governi della prossima legislatura». A questi governi pensa anche Fanfani, che ha molto gradito gli apprezzamenti di Craxl, ma che non può entrare in conflitto con le scelte che oggi unnuncerà De Mita I fronti prò e contro Craxl non si vanno creando in modo diplomatico e indolore: il braccio di ferro De Mita-Craxi si fa più aspro; contemporaneamende, si è aperto un duro scontro psl-psdi. con Craxi che minaccia clamorose rivelazioni. E Longo che insiste polemicamende sul -no. alla crisi al buio. Per De Mita, sarà poi tu trai tro che semplice, oggi durante una riunione dell'ufficio politico, far rientrare il malumore dei capi storici del suo partito. »Il problema — dice Piccoli — è di non acutizzare la polemica con i socialisti perché bisogna pensare al futuro». E' un futuro pieno di incognite, che deciderà i destini politici di molti leader oggi sulla cresta del l'onda. Luca Giurato SCHEDA BIANCA, ROSSA E VERDE

Luoghi citati: Roma, Rossa