In Borsa un'altra giornata difficile di Marco Borsa
In Borsa un'altra giornata difficile L'indice Comit ha perso il 23% e chiude a 191,11 In Borsa un'altra giornata difficile MILANO — Preceduto e in un certo senso anticipato dal mercato ristretto che mercoledì ha perso oltre 114 per cento con in prima fila le grandi banche popolari (Milano e Novara), anche il grande mercato ha messo a segno ieri un nuovo ribasso che ha annullato del tutto, in un'altra giornata difficile, il rimbalzo tecnico di martedì. L'indice Comit ha chiuso a 191,11 con una perdita del 2,30 per cento, equamente distribuita fra tutti i principali comparti, dagli assicurativi ai bancari, dai finanziari, ai meccanici, alle comunicazioni, e via, via a tutti gli altri. L'attività si è mantenuta sui livelli del giorno precedente, quando sono stati scambiati circa 22 miliardi, costi tuiti prevalentemente da al fari su una ristretta rosa di ti toli comprendenti le Generali, Ras e Fiat. La corrente di vendite che ormai sta dominando il mercato da venerdì scorso, giorno dei riporti, quando sono stati scambiati quasi 60 miliardi, viene attribuita a tre fattori, nessuno dei quali tuttavia trova per il momento significative conferme: il primo sarebbe la decisione di una grande banca di fare un po' di •pulizia» nelle proprie operazioni liquidando tutte le posizioni non coperte da sufficienti garanzie; 11 secondo riguarderebbe invece l'incertezza creata dalla possibilità di elezioni anticipate con il corollario di vendite abbastanza precipitose da parte di investitori legati al partiti che in questo momento debbono finanziare la campagna elettorale; il terzo fattore sarebbe invece interno al mercato, di carattere tecnico. Il rialzo dei mesi scorsi sarebbe stato largamente sostenuto da acquisti di carattere speculativo, cioè di Investitori privi di larghi mezzi, paghi di lucrare 1 guadagni consentiti dalle Improvvise fiammate, pronti a mollare appena il mercato accenna a rallentare il passo 0 addirittura a Invertire un po' la marcia. In questa fase, comunque, la Borsa, concorde nel ritenere che il periodo delle scosse non è ancora finito, è divisa fra chi ritiene che presto si esaurirà la spinta al ribasso e' 1 prezzi torneranno a salire al seguito di alcuni titoli «buoni» e chi Invece è convinto che ancora per un po' continuerà a scendere in mancanza di un effettivo pubblico di compratori, come dimostra l'andamento del mercato ristretto dove sono quotati i titoli a più larga diffusione fra 1 risparmiatori. Marco Borsa
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