Dall'Italia scorre un fiume di bottoni

Dall'Italia scorre un fiume di bottoni Primo Paese produttore al mondo Dall'Italia scorre un fiume di bottoni MILANO — L'Italia è il primo Paese produttore di bottoni nel mondo: con 220 unità produttive, 2500 addetti stimati nel 1982, il settore ha una produzione globale intorno ai 5 miliardi di pezzi, per un valore di 65 miliardi l'anno, di cui più del 40% all'esportazione. »SI tratta di un settore polverizzato — dichiara Mauro Gaspari. vicepresidente dell'Alibi, l'Associazione nazionale bottonieri italiani, titolare di un'azienza di bottoni a Chiuduno, in provincia di Bergamo, in occasione dell'apertura del salone dei bottoni di Piacenza — con 130 aziende che hanno meno di 10 addetti. 50 tra i 10 e i 50 addetti, una decina con più di 50 addetti, e solo 2 con più di 100 addetti». Il settore concentra il 60% della produzione in una sola zona, la provincia di Bergamo, con aziende sparse a Piacenza. Parma, in Toscana, a Cuneo. «Ma non siamo soltanto i primi produttori al mondo di bottoni — continua Gaspari — siamo i primi al mondo anche per la produzione di macchine per fabbricare 1 bottoni, macchine di cui esportiamo più del 15% della produzione». I Paesi verso i quali si esporta di più sono, in ordine di grandezza, gli Stati Uniti, la Germania, e poi via via i Paesi della Cee e il Medio Oriente. I nostri maggiori concorrenti, in particolar modo per i tipi di minore prestigio, sono 1 Paesi emergenti, da Hong Kong a Taiwan al Sud America, ma anche il Giappone. Il settore è legato strettamente al settore abbigliamento-confezione, ma si disperde anche in altri mille rivoli. Questo consente ai produttori di fare previsioni per l'anno In corso non pessimistiche, soprattutto per quanto riguarda il bottone di qualità.

Persone citate: Gaspari, Mauro Gaspari, Primo Paese