La Francia rinnova la force de frappe e riafferma: indipendenza dalla Nato

La Franila rinnovala torte de troppe e riafferma: indipendenza galla Nato Il ministro Hernu: «La difesa nazionale non sarà sacrificata dall'austerità» La Franila rinnovala torte de troppe e riafferma: indipendenza galla Nato PARIGI — L'impegno del governo socialista nel campo della difesa, che resta «prioritario*, è stato ribadito dal ministro della Difesa francese Charles Hernu nell'illustrare alla stampa la legge di programmazione militare per gli anni 1984-88 approvata mercoledì dal Consiglio dei ministri, Hernu ha detto che la Francia deve disporre «di meszt che le garantiscano la sicurezza* e che la difesa nazionale non sarà sacrificata. uguali che siano i rischi della congiuntura economica*, aggiungendo che lo sforzo è comunque necessario perché, anche in caso di successo dei negoziati tra Stati Uniti e Urss sugli «euromissili», resteranno pur sempre 350 missili «SS-20» a minacciare l'Europa. Il ministro ha poi spiegato che la Francia si propone obiettivi di difesa a lungo termine ispirati a tre principi che ha definito prioritari: mantenere il potenziale delle forze nucleari modernizzandole; proseguire l'ammodernamento delle forze conven¬ zionali aumentandone potenza di fuoco, mobilità e polivalenza; mantenere la Francia tra i Faesl che dispongono di tecnologia militare avanzata. Il potenziale delle forze nucleari, ha proseguito Hernu, sarà mantenuto con l'entrata in servizio di un sesto sottomarino nucleare lanciamissili e la messa in cantiere di un settimo, la costruzione di una1 nuova portaerei a propulsione nucleare, del nuovo missile nucleare tattico Hades e del «trasportabile» SX. UHades, missile «terra-terra» con raggio d'azione di 350 chilometri, sarà operativo e sostituirà il Pluton dal 1992. . In fatto di forze convenzionali, Hernu ha detto che esse saranno più concentrate, mobili e polivalenti. L'esercito migliorerà la capacità d'intervento e di combattimento oltre mare e in Europa. Ha precisato che l'impegno della Francia non sarà «automatico», essendo fuori discussione la reintegrazione nella struttura militare della Nato. Hernu ieri ha parlato di \«forze d'azione rapida* («Far») comprendenti quattro divisioni (paracadutisti, fanteria di marina, fanteria, mezzi corazzati leggeri) e una grande unità aeromobile composta da truppe munite di elicotteri Per quanto riguarda, infine, la riduzione degli effettivi, Hernu ha detto che essa avverrà attraverso il concentramento e la razionalizzazione dell'impiego delle forze che, riorganizzate, assicureranno all'esercito 290.000 uomini. La riduzione degli effettivi è in discussione dallo scorso anno e ha suscitato polemiche tra le forze politiche e in seno allo stesso esercito portando alle recenti dimissioni del suo capo di stato maggiore, generale Jean Delaunay.

Persone citate: Charles Hernu, Hernu, Jean Delaunay

Luoghi citati: Europa, Francia, Stati Uniti, Urss