Tre ex nemici insieme sul Tornado

Tre ex nemici insieme sul Tornado Tra gli equipaggi inglesi, tedeschi e italiani del caccia più avanzato Tre ex nemici insieme sul Tornado DAL NOSTRO INVIATO SPECIALE COTTESMORE — Burocratismo britannico, precisione tedesca, fantasia eflessibilità italiana: sono gli elementi che, riuniti nella base della Raf di Cottesmore, nel Leicestershlre, a 150 km da Londra, contribuiscono alla formazione degli equipaggi del più avanzato aereo da combattimento «ogni tempo» del blocco occidentale, il Tornado, progettato e realizzato da un consorzio trinazionale {Panavia, cioè Aeritalia, Mbb e British Aerospace) e montato parallelamente nei tre Stati con il concorso di 500 aziende. Gli ex tre nemici — Rovai Air Force, Luftwaffe e Aeronautica . militare — si sono perfettamente integrati, pur conservando ciascuno le proprie caratteristiche, non sacrificate alla sofisticazione del velivolo, e collaborano dal gennaio 1981 al Ttte (Trlnational Tornado Training Establishment), gomito a gomito, nella «produzione» (cosi dicono).di piloti e navigatori. ^Tial a Cottesmore si sono superate le 17 mila ore di volo, con missioni di ogni tipo, con i 50 velivoli della base (21 inglesi, 22 tedeschi. 7 italiani) affidati a 66 istruttori. Alla base lavorano 1900 militari e 140 civili, in maggioranza inglesi, molti dei quali provvedono alla manutenzione degli aerei (sono necessarie 20 ore di lavoro per ogni ora di'volo), Su tutti vigila un discreto ma onnipresente servizio di sicurezza (sembra di oltre 300 persone). L'attività addestrativa è intensa: 1 velivoli programmati sono 809 (385 per la Raf, 212 per la Luftwaffe, 112 per la Bundesmarlne e 100 per la nostra Aeronautica). Nel primo anno di attività, sono stati prodotti dal Ttte oltre 100 equipaggi, con il «centro» a pieno regime si arriverà a 150 all'anno. Il colonnello Raglio, capo della rappresentanza italiana, e il tenènte colonnello Cariati, comandante del gruppo di volo!'sintetizzano le fasi dell'addestramento: «Occorrono^mesi circa: ci sono 6 settimane di scuola a terra e 9 di volo per un totale di 36 ore sul Tornado per il pilota e 28 per il navigatore». Tutto è su base trinazionale: cosi può capitare che un pilota italiano venga addestrato da un tedesco su un aereo inglese, e cosi via, secondo ogni possibile combinazione. Si incrementa in tal modo la cosiddetta «interoperabilità» fra reparti Nato. A Cottesmore, in ogni caso, non si fa addestramento al fuoco (ogni nazione provvederà in seguito sui propri poligoni) né alle contromisure elettroniche, unico elemento dell'armamento di bordo del velivolo che resta «segreto», lasciato all'inventiva del singolo Stato. E gli italiani in questo settore sono al primi posti. La colonia italiana a Cottesmore è composta da una sessantina di persone: 16 allievi (dal Ttte sono già usciti 25 piloti e 17 navigatori), 21 addetti ai servizi e un numero variabile di famigliari che abitano presso la base. La nostra gastronomia, i vini e gli spu¬ manti italiani, servono a cementare amicizie nate intorno al Tornado: «Tedeschi ed inglesi sono molto lusingati di essere invitati ad una spaghettata», afferma il colonnello Raglio. E il C-130 che ci ha portati in visita a Cottesmore aveva a bordo anche una forma di grana, 10 kg di fagioli, una damigiana di Lugana Doc e un'imprecisata quantità di altre bottiglie. «Per fraternizzare — dicono al gruppo italiano —, la birra accomuna già inglesi e tedeschi, il vino è "trinazionale"». E il Tornado? La belva da combattimento (30 miliardi, chiavi in mano) continua a stupire 1 piloti. Con 1 suoi sistemi automatici sceglie gli obiettivi e li attacca da solo, seguendo 11 terreno a 60 metri di quota e a mille chilometri all'ora di giorno come di notte, cercandosi i bersagli anche a 100 miglia di distanza. «£' un buon collaboratore» dicono gli uomini che studiano per Imparare ad usarlo, sperando di non impiegarlo mai. Gianni Sisto ' Munchehagen. Questa è l'entrata del deposito per lo scarico di residui chimici nella cittadina a 40 chilometri da Hannover, chiuso dalle autorità «a tempo indeterminato». 11 ministro degli Interni della Bassa Sassonia ha dichiarato che le informazioni ottenute sono tali «da giustificare I nostri provvedimenti». La càccia al «veleni di Seveso» continua in tutta la Germania (Telefoto)

Persone citate: Cariati, Gianni Sisto, Raf

Luoghi citati: Bassa Sassonia, Cottesmore, Germania, Hannover, Londra, Seveso