«Facinorosi» per Craxi i giudici che hanno bocciato il piano psi

«Facinorosi» per Craxi i giudici che hanno bocciato il piano psi Aspra polemica sul progetto per ridurre i poteri del pubblico ministero «Facinorosi» per Craxi i giudici che hanno bocciato il piano psi «Le nostre proposte sono state deliberatamente travisate» - «Per fortuna il potere legislativo appartiene ai rappresentanti del popolo e non ai dirigenti dell'Associazione magistrati» DALLA REDAZIONE ROMANA ROMA — «Voci facinorose che mal si addicono ad un consesso di magistrati*: rispondendo alla polemica presa di posizione dell'Associazione nazionale magistrati che domenica aveva bocciato, nel corso di un'assemblea straordinaria svoltasi a Roma, la proposta di riforma dell'ordinamento giudiziario avanzata dal psi. Bettino Craxi non è stato meno duro del giudici. Noi abbiamo avanzato — ha dichiarato ancora 11 segretario socialista — con rispetto proposte rispettose dell'autonomia della magistratura. Es se nascono da idee che appartengono alla migliore tradizione democratico-costituzionale del nostro Paese. Si riferiscono a modelli che sono prevalenti e adottati in tutte le democrazie del mondo libero e non hanno niente a che fare con la giustizia degli Stati totalitari». La risposta di Craxi si riferisce aUe critiche veementi con le quali 1 giudici riuniti a Roma avevano accolto In particolar modo la tesi del psi di limitare in un certo senso l'autonomia e Io «strapotere» della figura del Pm ricorrendo a quella non prevista dall'attuale ordinamento italiano, di un «super-procuratore». Con una unanimità mal riscontrata all'interno della loro associazione i giudici avevano respinto sdegnosamente tale ipotesi: quasi tutti, nel loro interventi avevano avan- zato timori per l'autonomia della magistratura, punto Irrinunciabile previsto dalla Costituzione e sul quale poggia l'Intero ordinamento giudiziario. Qualcuno, come Raffaele Bertone, membro del Csm, aveva addirittura parlato di tentativo di ■ bulgarlzzazione. della magistratura Italiana: -Nessuno vuole — aveva detto — che i nostri magistrati divengano come quelli bulgari, al servigio di chi detiene il potere: Di qui, la risposta e la precisazione del segretario socialista. Craxi ha aggiunto di ritenere inaccettabile un slmile atteggiamento da parte di una categoria che ha deliberatamente travisato le proposte socialiste ricorrendo ad un tono Inutilmente polemico -Se l magistrati italiani — ha concluso — facessero le loro sentenze con la stessa animosità con la quale i dirigenti delle associazioni magistrati stilano le loro risoluzioni, i cittadini italiani starebbero freschi. Per fortuna non è cosi, come per fortuna il potere legislativo appartiene ai rap¬ presentanti del popolo democraticamente eletti e non ai dirigenti dell'Associazione magistrati e che le questioni da noi sottolineate esistanolo ha avvertito anche il Parlamento della Repubblica il quale, fissando i compiti della commissione intercamerale per le riforme istituzionali, si è riferito anche ai problemi dell'ordinamento giudiziario indicando fra questi il riesame della posizione del pubblico ministero e la responsabilità delgiudice:

Persone citate: Bettino Craxi, Craxi, Raffaele Bertone

Luoghi citati: Roma