Walesa fermalo per l'intera giornata Lo aspettavano al ghetto di Varsavia di Roger Boyes

Walesa fermalo per l'intera giornata Lo aspettavano al ghetto di Varsavia Nel viaggio da Danzica alla capitale, doveva partecipare a una cerimonia Walesa fermalo per l'intera giornata Lo aspettavano al ghetto di Varsavia NOSTRO SERVIZIO PARTICOLARE VARSAVIA — L'ex presidente di Solidarnosc, Lech Walesa, è stalo fermato ieri dalla polizia polacca mentre andava a Varsavia per rendere omaggio ai combattenti della resltenza ebraica morti 40 anni fa nella rivolta del ghetto contro i tedeschi. La polizia non ha spiegato i motivi del suo intervento (gli agenti hanno fermato Walesa vicino a Olsztyn, sulla strada che da Danzica porta alla capitale), probabilmente deciso per evitare che il leader sindacale partecipasse a manifestazioni in favore di Solidarietà. Domenica l'ex presidente dei sindacato libero aveva incontrato 11 primate polacco; si è saputo che Glemp ha invitato Walesa alla cautela, temendo che assuma un atteggiamento troppo radicale il quale, con i disordini, potrebbe portare all'annullamento della visita del Papa, cosa che secondo la Chiesa non sarebbe nell'interesse del Paese, né di Solidarnosc. Ieri mattina Walesa anda¬ va a Varsavia con il suo amico padre Jankowski, il sacerdote dei cantieri di Danzica, e con l'attore Duryasz. La polizia che ha scortato l'auto del leader sindacale alla questura di Olsztyn, ha poi rilasciato padre Jankowski e l'attore; ma a sera Walesa era ancora trat-' tenuto. Il sacerdote ha detto al giornalisti che, per quanto ne sapeva, Walesa sarebbe stato messo presto in libertà. Un portavoce della polizia ha affermato che non era stato emesso alcun ordine di carcerazione. Sembra evidente che il governo non sa ancora esattamente come comportarsi nei confronti dell'ex leader sindacale dopo il suo incontro con la leadership clandestina. La giornata decisiva sarà quella di domani, quando il protagonista dell'estate di Danzica terrà una conferenza stampa In casa sua. Questo incidente è l'ultimo di una serie di prove di forza tra i simpatizzanti del disciolto sindacato e le autorità che hanno contrassegnato l'anniversario dell'insurrezione del ghetto. Il governo sperava che le grandi celebrazioni or¬ ganizzate ufficialmente gli conferissero un'aureola di rispettabilità e riscattassero le campagne antisemite condotte in Polonia una quindicina di anni fa. C'è stata invece una serie di disordini nei quali sono stali coinvolti non solo 1 simpatizzanti di Solidarnosc, ma anche gli ebrei, indignati per l'annunciata partecipazione dell'Organizzazione per la liberazione della Palestina ad una cerimonia durante la quale sono state deposte corone. Walesa, che la scorsa settimana aveva ammesso di aver incontrato 1 leader clandestini del disciolto sindacato, sperava di poter essere presente ad una manifestazione «parallela» per l'anniversario del ghetto. Domenica una cerimonia analoga si era trasformata in una manifestazione per Solidarnosc dopo che un ex dirigente sindacale, Janusz Onyszkiewicz, in un discorso aveva fatto un parallelo tra gli ideali della resistenza israelita durante la guerra e gli ideali di •Solidarietà». La polizia aveva disperso il raduno e arrestato Onyszkiewicz.- Ieri circa 200 ebrei e simpatizzanti di Solidarnosc, tra i quali Bronislaw Ocremek, ex consigliere di Walesa, si sono riuniti davanti ai cancelli del cimitero ebraico. Un vecchio partigiano, Jozef Bybicki, ha reso omaggio al sacrificio del combattenti ebrei, e ha criticato il governo di Jaruzelskl per non aver permesso a un ex leader della rivolta, Marck Edelman, di andare a Varsavia per partecipare alle cerimonie «parallele». Edelmann, che boicotta le celebrazioni ufficiali, è stato mantenuto dalla polizia sotto stretta sorveglianza nella sua città natale di Lodz. Secondo una lettera ricevuta ieri dai giornalisti, gli è slato anche isolalo il telefono. La folla, pur controllata da vicino dalla polizia, si è potuta disperdere tranquillamente. Intanto, continuano le cerimonie ufficiali per l'anniversario della rivolta del ghetto: ieri è stata riaperta l'unica sinagoga della capitale, completamente restaurata. Roger Boyes Copyright «Times Niw.purM.-rv» r per l'Italia «Ia Suturi»»