Otto anni di tenore e dieci omicidi nel processo alla colonna br torinese

Otto anni di tenore e dieci omicidi nel processo alla colonna br torinese Da domani a giudizio, nell'aula bunker delle Vallette, strateghi e killer dell'eversione Otto anni di tenore e dieci omicidi nel processo alla colonna br torinese Alla sbarra, nel dibattimento più importante dopo il processo Moro, 51 imputati - Rispondono di sette delitti in città (Croce, Casalegno, Lanza e Porceddu, Berardi, Cotogno, Coggiola) e di una strage a Genova (Coco e la sua scorta) Lo Stato contro le Brigate rosse: domani comincia nell'aula adiacente al nuovo carcere delle Vallette 11 processo contro 51 imputati, ritenuti responsabili di tutti 1 delitti, 1 ferimenti, gli attentati e gli assalti compiuti dagli appartenenti alla «colonna» torinese dal "73 ali'80. Otto anni di terrore, uno dei periodi più bui della storia dei nostri giorni. Il ricordo di molti fatti di sangue si è forse attenuato con il passare del tempo: ma nell'aula bunker ci saranno 1 parenti delle dicci persone assassinate a rammentare quelle vite spente con incredibile ferocia. La prima vittima dei terroristi nella nostra città fu l'avvocato Fulvio Croce, presidente dell'Ordine forense. Apri un elenco tragicamente destinato ad allungarsi, in città, con 1 nomi del vicedirettore de La Stampa, Carlo Casalegno, degli agenti Lanza e Porceddu, del maresciallo Berardi. dell'agente carcerario Lorenzo Cotugno, del capo officina Lancia, Piero Coggiola; con quelli del procuratore capo Francesco Coco e delle sue due guardie del corpo, Saponara e Dejana. I familiari di Croce si sono costituiti parte civile con l'aw. Gabri. quelli di Casalegno con gli avv. Duimazzo e Fa paro. Il procuratore e le due guardie del corpo, gli agenti Lanza, Porceddu e Cotugno. c il maresciallo Berardi saranno difesi dall'Avvocato dello Stato, Pavone. Il professor I.ozzi patrocinerà l'Ordine fo- rcnsc; l'avvocato Del grosso i due dirigenti Fiat, Fossat e Varetto, c l due capireparto Fiat, Palmieri e Albertino, tutti azzoppati da commandos brigatisti; l'avvocato Galasso il consigliere Coccozzello e l'aw. Andreis 11 consigliere Puddu. entrambi feriti dai terroristi. Nelle sei gabbie sul fianco destro dell'aula, accanto ai componenti della «colonna» torinese, ci saranno anche i •concorrenti morali» del dieci omicidi e dei diciassette tentati omicidi: vale a dire i capi dell'organizzazione eversiva, I responsabili della «direzione strategica», e del «comitato' esecutivo» che promuovevano le ^campagne,: e davano il loro assenso alle scelte operative della «colonna» e del «fronte di massa». Ci sarà, cioè, tutto 11 gotha brigatista: dagli esecutori e gregari dell'assassinio di Aldo Moro e della sua scorta. Prospero Gallinarl, Raffaele Fiore e Rocco Micaletto, agli strateghi Mario Moretti e Valerlo Morucci, e ai portavoce come Franco Bonisoli e Luca Nlcolotti. Tra i pentiti (soltanto sei in questo processo) ci saranno Antonio Savasta e Patrizio Peci. Quest'ultimo, per il con¬ tributo eccezionale dato alle indagini con la sua confessione, è stato rimesso in libertà lo scorso febbraio. Ma gli resta il conto più grosso da saldare con la giustizia: la sua partecipazione ad almeno quattro omicidi. Tra i 51 imputati ben tredici hanno già una condanna all'ergastolo; unica latitante è Barbara Balzaranl. Singolare la posizione di Giuliano Naria, che da sette anni attende di essere giudicato per la sua presunta partecipazione alla strage di Coco, Saponara e Dejana. Nella veste di testimone ha chiesto di venire a deporre Renato Curdo, il capo indiscusso del vecchio nucleo storico delle Br. Da molti segnali lanciati dalle carceri speciali in questi ultimi tempi si ha la sensazione che l'organizzazione eversiva approfitterà di quest'occasione per discutere la questione che più interessa a tutti coloro che sono dietro alle sbarre: la dissociazione, in quale modo, perché, con quali distinguo. Potrebbe essere il tema dominante di questo processo. La prima corte d'assise sarà presieduta dal giudice Guido Barbaro, lo stesso magistrato che sei anni fa condusse con mano ferma il primo giudizio contro 1 capi storici delle Br. Giudice a latere Dorigo, sostituti procuratori Rinaudo e Miletto. E' probabile che ci vorrà l'intera mattinata per i preliminari, a cominciare dal controllo della presenza in aula degli imputati e dei legali da cui sono difesi. Già su questo primo punto il processo potrebbe arenarsi sulla prevedibile revoca da parte dei brigatisti dei difensori di fiducia: in ogni processo Br i primi giorni sono 1 più difficili. In quello contro la colonna torinese, alla prima udienza toccò registrare un tentato omicidio nella gabbia n. 6: protagonista Pietro De Rosa, che si era pentito di essersi pentito e, per riscattarsi, pubblicamente tentò di strangolare l'odontotecnico Edoardo Liburne Claudio Cerasuolo Morti inutili, lacrime e lutti incancellabili: ecco il risultato della «rivoluzione» delle Br. Nella foto, il dolore della vedova dell'avv. Croce sul cadavere del marito, prima vittima torinese del terrorismo

Luoghi citati: Genova, Pavone