In Thailandia elezioni democratiche (e i militari non stanno a guardare)

In Thailandia elezioni denwcratiihe fe i militari non stanno a guardare) In un'atmosfera avvelenata l'esercito ammonisce; stabilità innanzitutto In Thailandia elezioni denwcratiihe fe i militari non stanno a guardare) NOSTRO SERVIZIO PARTICOLARE BANGKOK — .Una lotta tra democrazia e dittatura»: in questi termini piuttosto semplicistici alcuni partiti politici hanno presentato la posta in gioco alle elezioni legislative di domani, invitando i circa 24 milioni di thailandesi a mettere fine alla violenta polemica che dall'inizio dell'unno contrappone civili e militari Malgrado pressioni e intimidazioni, il partito d'azione sociale (Sap) e il partito democratico hanno vinto la prima manche bloccando in Parlamento, il 16 marzo scorso, il generale Arthit Kamlang Ek, comandante in capo dell'esercito, e i suoi alleati che cercavano di far mantenere con una proroga delle clausole provvisorie della Costituzione del '78. i poteri del Senato, composto in maggioranza da militari designati, e il diritto per 1 funzionari in servizio di accedere ai posti ministeriali. I loro nemici hanno cosi co stretto, il 19 marzo scorso, re Bhumipol a sciogliere l'Assemblea Nazionale e ad anticipare la data delle legislative previste per il 12 giugno, evitando cosi un sistema eletto¬ rale che avrebbe favorito le grandi formazioni politiche. Nella campagna si sono buttati 1870 candidati (due dei quali sono stati assassinati); ma l'incertezza del dopo-clczioni ha smorzato lo slancio di molti, perché nessuno sa se all'indomani della consulta-1 zione alcuni gruppi dell'esercito, sicuri come sono di essere nel giusto, riusciranno a rubar loro la vittoria in modo più o meno «democratico». L'attenzione si concentra sulla «battaglia di Bangkok», anche se qui sono in gioco solo 36 seggi su 324. Ma i votanti nella capitale sono più sensibili che altrove al dibattito ideologico del mondo politicomilitare. L'interrogativo è: il partito Prachakon Thai. che nelle elezioni dell'aprile '79 conquistò 29 seggi su 32 a Bangkok e che oggi sposa apertamente le tesi dell'esercito, otterrà lo stesso successo? ^Civili e militari diffidano gli uni degli altri: hanno più o meno le stesse idee, ma divergono sul modo di applicarle-, dice un docente universitario. E Pichai Rattakul presidente del partito democratico: «Sia l'esercito che i partiti appog¬ giano la monarchia e combattono il comunismo». C'è chi circoscrive il conflitto in corso agli intrighi di alcuni ufficiali superiori dell'esercito guidati dal generale Arthit e sostiene che basta isolarli per dissuaderli da «brutte iniziative*. Sia il comandante in capo della Marina che quello della 4" Regione militare hanno chiaramente respinto l'idea di appoggiare un eventuale putsch. Ma Arthit e i suoi, malgrado gli ostacoli, non hanno affatto rinunciato ai loro piani. Le emittenti militari continuano a lanciare l'anatema contro i partiti e in un'intervista a Newsioeek Arthit ha ribadito la sua opposizione alla nascita di un vero regime parlamentare il 21 aprile, con l'entrata in vigore della Costitu- zione dèi "78 emendata delle clausole provvisorie: «Un mutamento troppo rapido e brutale non gioverebbe alla stabilità del Paese- e «la stabilità viene prima della democrazia». Il sistema elettorale — uninominale, nel quadro di piccole circoscrizioni — impedisce a un partito di ottenere la maggioranza assoluta dei seggi all'Assemblea e comporta quindi inevitabilmente la formazione di un governo di coalizione. Il calcolo di Arthit e dei suoi ..soldati democratici» sembra quello di contare sulla fragilità e l'inefficienza di un governo cosi costituito E ci si domanda se dopo tutto il generale Prem Tinsulanond, primo ministro dal marzo dcll'80, al quale Kukrit Pramot, precidente del Sap, rimproverava recentemente di «non saper fare altro che sorridere-, non finirà per succederp a se stesso. Subito potrebbe essere un ottimo candidato, se vi sarà compromesso tra civili e militari, perché non fa paura a nessuno. Ma dopo? Jacques de Barriti Copyright <A.v Monde» v per l'Ii alin «1 » Stampa»

Persone citate: Arthit Kamlang Ek, Pichai Rattakul, Prachakon Thai, Prem Tinsulanond

Luoghi citati: Bangkok