Kissinger agli europei: gli Stati Uniti vogliono negoziare un'intesa con l'Urss di Paolo Garimberti

Kissinger agli europei: gli Stati Uniti vogliono negoziare un'intesa con l'Urss Un rassicurante discorso ai 320 membri della Commissione trilaterale riunita da ieri a Roma Kissinger agli europei: gli Stati Uniti vogliono negoziare un'intesa con l'Urss Secondo l'ex segretario di Stato, nell'amministrazione Reagan contano i fatti e non le parole - Non escluso un suo ritorno alla politica attiva entro 2 anni - Per la prima volta in Italia la conferenza del più esclusivo Club internazionale ROMA — Badate alle azioni di Reagan, non alle sue parole, e vi accorgerete che, anche nel rapporti con l'Urss, la politica estera del governo americano è più vicina a quella del periodo nlxoniano di quanto appaia in superficie. E' 11 messaggio rassicurante che sarà lanciato oggi alla conferenza annuale della Commissione trilaterale da Henry Kissinger In un Intervento molto atteso, 1 cui contenuti sono stati anticipati dallo stesso Kissinger al Papa, a Fanf ani e ad altre personalità incontrate Ieri dall'ex segretario di Stato In una giornata frenetica e sfibrante. E' la prima volta che la Trilaterale tiene In Italia la conferenza plenaria, da quando fu fondata dieci anni fa su un'idea di David Rockefeller. •Mettere insieme le élite politiche e socio-economiche del Giappone, dell'Europa Occidentale e degli Stati Uniti: oggi sembra un'Idea assolutamente ovvia — diceva Ieri pomeriggio Zblgnlew Brzezinskl, considerato 11 "padre spirituale" della Commissione —. Ma quando la lanciammo, la prima volta, a molti parve un'idea impraticabile, a molti altri fastidiosa, o addirittura pericolosa: E, difattl, per molti anni, come ricordava Ieri 12 Manifesto, la Trilaterale fu l'Incubo della sinistra, «una setta segreta dei più po• tenti della terra per governare il mondo intero*. Ma, come ha scritto Robert Kaiser sull'Herald Tribune, fu anche l'Incubo e l'obiettivo degli strali della più retriva destra ameri' cana. Invece non è altro che un Club, ancorché di potenti (nell'amministrazione Carter c'erano ben diciotto trilaterallstl, compreso il presidente), che obbliga alla quiescenza 1 soci» qualora ricevano Incarichi governativi. E 11 fatto che per la prima volta In dieci anni 1 320 membri del club (140 europei, 105 nordamericani, 75 giapponesi) si riuniscano a Roma non è casuale, bensì ha una precisa, duplice valenza. Innanzitutto, come Indicava Ieri lo stesso Kissinger, è un riconoscimento dell'accresciuto ruolo dell'Italia nella politica Internazionale, 'nettamente più attivo e prestigioso che ai miei tempi», ammetteva l'ex ministro di Nixon. Eppol è la conferma che l'Italia non è più considerata 11 più inslcuro tra 1 Paesi del mondo Industrializzato, anche se 11 Cavalieri Hilton, a Monte Mario, che ospita la conferenza, da Ieri sembra più una fortezza assediata che un albergo. E la prima conferenza Italiana della Trilaterale coincide con una delle fasi più tese e Incerte nella storia dei rapporti tra i tre poli del mondo libero e ad economia di mercato. I dubbi, e in qualche misura anche reciproci sospetti, che 1 320 soci del «club» cercheranno di chiarire e diradare, tra oggi e martedì, sono essenzialmente di tre ordini. Il primo riguarda la situazione economica. Oli europei e 1 giapponesi cercheranno di capire dagli americani quanto fondata e robusta sia la ripresa economica che si delinea negli Stati Uniti e In quale misura potrà contribuire a risolvere la crisi mondiale. Oli americani chiederanno a europei e giapponesi quanti e quali sforzi essi intendano fare per alutare la «locomotiva» americana. Il secondo concerne la sicurezza. Qui sono gli americani che cercheranno di capire dagli europei quanto essi siano convinti della necessità e dell'urgenza di installare gli euromissili. Europei e giapponesi, a loro volta, chiederanno agli americani quanto seria sia la loro intenzione di negoziare con 1 sovietici la riduzione degli armamenti strategici e tattici. Il terzo ordine di dubbi tocca 1 rapporti Est-Ovest, soprattutto In campo economico. La tesi americana è che l'Urss è una minaccia politica, che va Indebolita con le sanzioni economiche. Per molti europei e giapponesi. Invece, la minaccia politica si disinnesca proprio con 11 dialogo economico. A molti del dubbi europei e giapponesi darà oggi una risposta Henry Kissinger, Intervenendo nel pomeriggio nel dibattito sullo «stato delle reiasioni tra le tre regioni trilaterali», Insieme con l'ex pre¬ mier francese Raymond Barre e l'ex ministro giapponese Nobuhiko Ushlba. E il Kissinger visto ieri a Roma sembra essere completamente uscito dal cono d'ombra in cui era finito, volontariamente o no, negli anni passati, depresso dalla mancanza di potere e Incupito dall'Inattività. E' un Kissinger rivitalizzato e fiducioso, che ha ristabilito un rapporto continuo e proficuo con l'amministrazione repubblicana e che considera possibile un suo rientro nella politica attiva nel giro di due anni. Dunque, secondo le anticipazioni che abbiamo avuto Ieri, un Kissinger nuovamente autorevole, perché molto vicino a\V-ufficialità., rassicurerà oggi gli europei e 1 giapponesi su almeno due punti: la volontà dell'amministrazione Reagan di negoziare seriamente e proficuamente con 1 sovietici per ridurre 11 livello degli armamenti e attenuare le minacce per la pace; e la volontà degU Stati Uniti di assumere la guida di uno sforzo coordinato per risanare l'economia del mondo Ubero. Kissinger giudica la nuova «leadership» sovietica «burocratica e dura», ma interessata a negoziare; e ritiene che, dietro la cortina fumogena di un apparente Immobilismo, provocata da una verbosa propaganda reciproca, 1 rapporti Usa-Urss siano molto meno statici di quanto appaiono. Forse Kissinger ha ragione. Dopotutto 11 segretario di Stato Shultz, suo collega nel governo Nlxon, può aver assimilato meglio di ogni altro 11 segreto della «qulet diplomaci», che rese famoso Kissinger. Paolo Garimberti