L'estintore vuoto costa caro a De Cesaris

L'estintore vuoto costo caro a De Cesaris FORMULA 1 Il romano escluso dalla classifica dopo aver stabilito il miglior tempo L'estintore vuoto costo caro a De Cesaris Al termine della prima giornata di prove ufficiali sono risultati scarichi i mezzi antincendio dell'Alfa Romeo - Cosi alle due Renault i tempi migliori - Problemi di gomme per la Ferrari DAL NOSTRO INVIATO SPECIALE nLE CASTELLET — Ancora una disavventura per Andrea De Cesaris e l'Alfa Romeo. Dopo la squalifica rimediata in Brasile, per non avere rispettato l'ingiunzione dei commissari sportivi di presentarsi al peso della vettura durante le prove, il pilota romano è stato tolto di classifica. Un provvedimento meno grave perché De Cesaris avrà l'opportunità di rifarsi oggi nel secondo turno di qualificazione, che priva però la squadra ed il pilota della soddisfazione di avere ottenuto ieri il miglior tempo nella giornata d'apertura del Gran Premio di Francia. Tutto è successo al termine delle prove, quando sono iniziate le verifiche tecniche. L'Alfa Romeo n. 22 è stata pesata ed è risultata 554 chilo grammi, perfettamente rego lare. I commissari hanno poi provveduto ad altri controlli Quando è venuta l'ora degli estintori di bordo, la sorpresa ìSono stati trovati entrambi scarichi. Queste bombole sono Installate nella vettura, una nell'abitacolo del pilota, una nel vano motore, e servo no, ovviamente, per motivi di sicurezza in caso d'incendio. Il regolamento parla chiaro, le norme debbono essere rispettate e la vettura è stata depennata dalla graduatoria. L'Alfa Romeo e De Cesaris colti alla sprovvista, hanno cercato di difendersi. II pilota ha dichiarato di avere azionato l'impianto per avere visto del fumo sprigionarsi dalla parte posteriore della macchina, i responsabili del team hanno accennato alla possibilità clie gli estintori si siano svuotati durante il trasporlo. Ma i commissari sono stati inflessibili. Non sono i 7-8 chili di gas Fluobrenc contenuti nelle bombole risparmiati nel peso a giustificare il provvedimento ma motivi di sicurezza, cioè un argomento sul quale non si può discutere. Che poi l'inconveniente sia stato determinato dà una disattenzione, nessuno lo nega. L'Alfa Romeo fra il termine del turno di qualificazione e la presentazione della vettura alle verifiche ha avuto almeno una ventina di minuti di tempo per ricaricare gli estintori e ciò non è stato fatto. La '.buona fede, dunque, è stata ^dimostrata, ma nello stesso tempo questo è un avvertimento ad agire con maggiore attenzione. Non si possono fare certe figure, soprattutto mbtihdesr nel giorno in cui si ottiene 11 miglior tempo. Adesso è chiaro che probabilmente De Cesaris oggi potrà ripetersi e magari partire in polo posltlon. Ieri 11 romano ha girato in l'30"099, pur non disponendo delle gomme MIelioliti da qualificazione che sono state invece usate da Renault, Brabham e McLaren. Ma se mai dovesse cam- biare il tempo, dovesse arrivare la pioggia, si correrebbe il rischio di una incauta eliminazione. A parte l'episodio conclusivo della giornata, i test cronometrati non hanno riservato particolari novità. C'è stato un dominio dei motori turbo (otto vetture sovralimentate ai primi posti compreso De Cesaris) con Lauda primo fra i piloti con vettura a motore aspirato. Le Ferrari hanno ottenuto il sesto e l'ottavo tempo, con Arnoux e Tambay. La Casa di Maranello, cosi come la Williams, ha enormi problemi di gomme. Le Goodyear si sono rivelate stavolta troppo tenere per 11 clr-' culto francese che è molto abrasivo, tanto che Rosberg con quelle espressamente costruite per fare il tempo non è riuscito a compiere più di mezzo giro. Altri problemi hanno travagliato le prove di Tambay che in mattinata ha rotto 11 motore della vettura di riserva e poi una turbina su quella da gara. Inconvenienti probabilmente determinati da una messa a punto difettosa di qualche organo, forse l'accensione. L'eliminazione provvisoria di De Cesaris ha fatto salire di un posto tutti. In prima e seconda posizione si trovano quindi le due Renault di Prost e Cheever, poi la Lotus (con il motore turbo della Casa francese) di Elio De Angelis. Seguono Piquet, poi Arnoux e l'ATS con propulsore sovralimentato BMW di Winckelhock. Niki Lauda, capofila dei non turbo, è staccato di quasi tre secondi. Un abisso che difficilmente potrà essere colmato. Cristiano Chlavegato

Luoghi citati: Brasile, Francia