Trovata diossina in Francia (ma non è quella di Seveso)

Trovata diossina in Francia (ma non è quella di Seveso) A Lubecca 150 medici boicotteranno i prodotti La Roche Trovata diossina in Francia (ma non è quella di Seveso) PARIGI — Nel corso delle indagini promosse dalla rivista Science et vie e dal quotidiano Sud Ouest sono state trovate centinaia di tonnellate di residui contaminati da diossina in una cava di Roumazières, nel Sud-Ovest della Francia, ma non si tratta del «famoso» carico partito dall'Italia e del quale si è persa ogni traccia. A quanto scrive Sud Ouest, la diossina di Roumazières proverrebbe dagli impianti della ditta francese «Rhone Poulenc» che peraltro non avrebbe negato 11 fatto. Tra i dati forniti dall'impresa e quelli del giornale esiste comunque una discrepanza per quanto riguarda la quantità: la prima parla di 200 tonnellate di materiale contaminato, il secondo di 800. La scoperta, del tutto casuale, è stata fatta durante le ricerche intese a localizzare i 41 bidoni di materiale tossico proveniente da Seveso e che, stando a una denuncia di Science et vie, sono entrati in Francia nello scorso settembre. Da allora la vicenda si è colorata di giallo e al momento non si sa con precisione dove il carico sia finito. BONN—Il governo federale è contrario agli appelli al boicottaggio dei prodotti della società farmaceutica svizzera «Ijtoffmann-la-Roche» lanciati dagli ecologisti tedeschi come mezzo di pressione per far luce sulla sparizione dei 41 fusti di residui contaminati dalla diossina. Il portavoce governativo Diether Stolze ha affermato ieri che una slmile azione non serve al chiarimento dello scandalo ecologico. Bonn continua ad adoperarsi con sollecitudine, ha aggiunto Stolze, per scoprire dove sono finite le scorie velenose. Le ricerche proseguono non solo nella Germania Federale, Ieri 150 medici di Lubecca hanno annunciato di non voler più prescrivere i medicina¬ li prodotti dalla società farmaceutica, fin tanto che questa mantiene il silenzio sul luogo dove sono stati depositati i fusti pericolosi. I sanitari affermano, in una lettera aperta alla «Hoffmann-laRoche», che la loro fiducia nella società è «gravemente scossa*. Gli inviti al boicottaggio sono stati lanciati dai «verdi», da associazioni ecologiste e da esponenti socialdemocratici. I sanitari di Lubecca sono soprattutto preoccupati per la vicinanza alla città anseatica del deposito tedesco-orientale di Schoenberg che alcuni ecologisti sospettano ospiti i rifiuti di Seveso.

Persone citate: Poulenc, Roche, Schoenberg