La metamorfosi dello spallone

La metamorfosi dello spallone Come è cambiato il contrabbando alla ricca frontiera di Ponte Chiasso La metamorfosi dello spallone Bricolle sulle spalle e sentieri impervi percorsi a piedi fanno parte di un passato sepolto - Ora i traffici avvengono anche grazie al computer, alle fatture falsificate, ai Tir sigillati - Dalla benzina alle pietre preziose: in tre anni ne sono state sequestrate oltre 30.000 -1 «mercanti» d'oro, frutta esotica e caffè - Gli svizzeri calano a Como in cerca di carne, abiti, scarpe e riviste osé DAL, NOSTRO INVIATO SPECÌU-E CHIASSO — Quel ramo del lago di Lugano, che volge a Settentrione, verso l'Italiano paesetto di Porlezza, è solcato in questi giorni assolati e ventosi da poche, linde barche a vela. Raccontano che proprio in quello specchio d'acqua altri battelli, molti anni fa, compissero piccole crociere clandestine. Un esemplare.di quei battelli è conservato i\e\ Museo del contrabbando di Gandria. a un tiro di schioppo da Lugano. E' una sorta di pattino monoposto costruito in lamiera, nel cui scafo a tenuta stagna venivano stipate merci destinate a eludere dazio e dogana. A pelo, n contrabbandiere non era, su quel pattino, un esperto sommergibilista. Però un discreto navigatore si, se riusciva di notte a espatriare sul filo delle correnti lacustri, tenendo il battello tutto sommerso ed emergendo a pelo d'acqua soltanto con la testa, per orientarsi. Erano altri tempi, ora vanno di moda i telex e i computer di ambigui uffici di rappresentanza, le false fatture contabili e i Tir sigillati, al di sopra di ogni sospetto. Porse per questo motivo c'è chi, nel museo di Gandria. guarda con un po' d'indulgenza, se non di nostalgia, al pattino-sommergibile. I lanci. Oppure a quella curiosa fionda gigante cine fissata, a due tronchi d'albero sul Monte Boglia serviva a lanciare dall'altra parte, oltre confine, le bricolle galeotte, gravide di sigarette e cioccolato. Oppure ai basti di vimini, e cuoio che cani addestrati a un'ingegnosa scuola contrabbandiera portavano sulla groppa lungo sentieri proibiti. Mà è veramente tramontata l'epoca degli spalloni? Pare di si. La categoria non è comunque estinta; ha subito varie metamorfosi che cercheremo d'elencare.-V- ' Benzina. Al confine di Ponte Chiasso c'è sempre gran traffico automobilistico. Vetture leggere, con il serbatoio agli sgoccioli, passano i controlli e una volta in territorio svizzero si fermano al primo distributore dove la benzina è a buon prezzo: costa circa 350 lire al litro meno che in Italia. Lecita la speculazione di ehi ha voglia di risparmiare qualche soldo (intorno alle quindi¬ cimila lire per pieno) ogni tanto, con una gitarclla oltre confine. Un po' dubbia, invece, sembra 'l'attività di chi — spallone su quattro ruote — quotidianamente compie Vari sconfinamenti con automobili a serbatoio potenziato. Si tratta però di traffici limitati, non eccessivamente remunerativi. Ponte Chiasso e dintorni offrono altre, ghiotte possibilità. La pista. Tanto ghiotte che alcuni ex spalloni o loro discendenti, divenuti manovratori di bulldozer, hanno tracciato in una notte una camionabile «da e per l'Italia* un chilometro in linea d'aria dal valico ufficiale di Ponte Chiasso. Per imboccarla da parte svizzera bisognava raggiungere 1 boschi chiamati «del Penz», tra le località di Morbiacco e del Laghetto Vecchio. Giunta qui, superata la decrepita rete metallica piantata tanti anni fa sul confine, la strada spianata dai bulldozer abusivi si congiungeva a un'altra camionabile ormai in territorio italiano, anch'essa tracciata senza permessi fino al paesetto di Cavallasca. Tabacco. Quali carichi specialissimi sono passati per quella camionabile prima che venisse scoperta e chiusa? Molto probabilmente sigarette, frutta esotica, televisori, caffè, oro e forse anche droga, dicono gli esperti della Guardia di Finanza. Le sigarette in Svizzera, per i gitanti italiani della domenica, non sono piU a buon mercato da qualche anno, anzi costano piti che in Italia. Ma le sigerette trattate a tonnellate dal contrabbandieri provengono dai punti franchi del territorio elvetico, dove costano sei volte meno che dal tabaccaio italiano (per fare un solo esempio, le Mari- boro nei duty free sono quotate 270 lire il pacchetto). Ananas e oro. Stesso meccanismo per la frutta esotica e e per il caffè, che s'Involano dalla Svizzera ancora sgravati d'ogni tassa per i diritti d'importazione (provengono generalmente da Israele, dal Sud Africa e dal Costa Bica) e rendono bene ai contrabbandieri se portati in Italia in grandi quantità. Quanto all'oro, quello in lingotti e quello «monetato», in Svizzera può costare anche il 30 per cento In meno rispetto al prezzo italiano, dilatato da forti tasse. Negli ultimi tre anni, la Guardia di Finanza ne ha sequestrato più di mezzo quintale, in varie riprese, a individui che cercavano di passare il confine nella zona di Chiasso: a piedi fra i boschi, in treno, in automobile. Notevole anche 11 traffico di pietre preziose, stando alla confisca di 32.547 «pezzi» fra smeraldi, rubini, topazi, zaffiri, diamanti nel periodo che va dal 31 dicembre 1980 a oggi. Pietre preziose che in Svizzera costano in genere il 40 per cento in meno rispetto all'Italia. Olio proibito. Il passaggio di droga sarebbe anch'esso intenso. Fra le ultime segnalazioni che hanno messo in allarme polizia, doganieri e finanzieri — già alle prese tutto l'anno con sequestri di eroina e marijuana—c'è quella di un nuovo canale clandestino alimentato dall'olio di hashish. Una centrale milanese lo importerebbe dal Pakistan a quattrocentomila lire il litro, rivendendolo a Lugano, Zurigo e Ginevra a 12-15 milioni li litro. Per 1 prossimi giorni gli inquirenti preannunciano novità su quest'indagine. Il signor A. Sono in ribasso, invece, i traffici di valuta, al¬ meno quelli ingenui. Sempre meno persone vengono fermate con quattrini o assegni addosso: evidentemente questo contrabbando è divenuto appannaggio di agguerritissime organizzazioni che agiscono, si fa per dire, alla luce del sole grazie a fittizi uffici commerciali e compiacenze bancarie. Senza contare il nuovo sistema escogitato da centinaia di lavoratori frontalieri italiani. Un esempio: il signor A vuole esportare lire In Svizzera; il signor B — frontaliere, o stagionale — deve invece portare in Italia ogni mese 11 suo stipendio. La soluzione? Che 11 signor A paghi lo stipendio in Italia al signor B e che 11 signor B versi sul conto svizzero del signor A quanto ha percepito in franchi dalla ditta elvetica. Riviste osé. Più magre le soddisfazioni dei cittadini svizzeri che vengono in Italia a cercare qualche risparmio. Sono pochi i generi ambiti, fra questi in primo luogo scarpe, abiti, articoli di pelletteria, liquori, bottiglie di buon vino. E poi anche la carne, che in Svizzera costa circa il 40 per cento in più che a Como, oltre alle riviste pornografiche. *Quelle italiane — spiega un rivenditore comasco — sono più a buon mercato che quelle svizzere, ma soprattutto sorto più. scollacciate. Non si creda che gli elvetici siano gente tutta casa e chiesa» Franco Giliberto

Persone citate: Boglia, Tabacco