Da Hinault un saggio di classe
Da Hinault un saggio di classe FRECCIA VALLONE Il francese ha dominato e battuto in volata 5 compagni di fuga 11 freddo intenso ha bloccato Saronni, mai in corsa, che si è ritirato - Male anche Contini DAL NOSTRO INVIATO SPECIALE HUY — Ben coperto dalla sua squadra, da una maglia con speciali 'rinforzi* impermeabilizzati sulla schiena e sulle spalle e dalla propria classe, il ciclista francese Bernard Hinault ha fatto quello che ha voluto, ieri, nella quarantasettesima Freccia Vallona: siccome voleva vincere, ha vinto, con una finta volata, cioè con una progressione, tanto per staccarsi dalla ruota epilettici dell'ultimo metro eventualmente esistenti fra i cinque suoi compagni di fuga, ami suoi paggi timorati, a pedalate e anche a parole L'ordine d'arrivo, il primo delle classicìie del Nord nel 1983 sema vittoria olandese (ricordiamo: Raas nelle Fian dre, Van Vliet a Wevelgem, Kuiper a Roubalx) cita, dietro Hinault, Bittinger francese. Scia elvetico, Schepers belga, Boyer statunitense e Zoetemelk olandese. Non ha finito la gara Saronni, italiano nonché mondiale, ritiratosi a una decina di chilometri daU'arrlvo, staccato di un irrecupera' bile minuto e messo. Hinault aveva detto, dopo la conquista, martedì, del G. o e P. Cerami a Wasmuel, suo secondo traguardino dell'anno: •Ho vinto non per me, ma per chi non credeva in me. nei miei programmi». Allusione al suo d.s. Guimard, ma anche alla sua Casa Renault che gli chiedeva imprese in bicicletta, oltreché viaggi in America per fare lo starter delle faticlie altrui. Hinault vuole assolutamente vincere Vuelta e Tour, ieri ha vinto proprio soltanto per calmare i suol padroni Fra l'altro la «Freccia» era già stata sua, nel 1979. Ora, c'è da sperare in un Hinault rilassato domenica nella Ltegi-Bastogne-Llegi. Se si calma Hi nault, se si calmano vento, pioggia e freddo, vince Saronni, die molto semplicemente non è un mostro ed è un meteoropatico. Ieri Saronni teneva due problemi: la condizione smarrita (bronchite, andie) dopo la Sanremo vittoriosa, il gelo invernale ritrovato al Nord. Ha detto dopo la gara: «Sono partito con il morale giù, avevo dentro troppo freddo e poca condizione. Sulle salite ero sempre a meta, gruppo, non sentivo la gamba. Domenica potrebbe essere un altro giorno, gira la ruota della vita, mica soltanto quella della bici' eletta». Ha detto Hinault: «Saronni si conosce, sa distribuirsi bene. In Spagna andrà forte, al Giro andrà fortissf ascf La Freccia Vallona, da Huy a Huy, 251 chilometri, nove salttelle e due bel 'muri*, 197 corridori al via, 11 gli italiani in due squadre, la Del TongoColnago e la Bianchi-Ptaggio, onora con il nome del vincitore questo 1983 in cui le 'Classiche* non finiscono ai fritti. Non disonora il nostro ciclismo anche perché c'è l'appello di domenica. Fa pensare però che, per certe giornate, Moser è l'uomo più vero die abbiamo, forse l'unico. Pone interrogativi su Contini, all'arrivo scontroso f.Non voglio parlare»/ forse irato per essersi invano sacrificato per De Wolf, forse scocciato con se stesso: comunque è l'unico dei nostri (41", insieme a Bertacco 48") ad avere finito. Ricordiamo che il gelo Ita disfatto anche Raas, il quale si è ritirato e non correrà domenica La cronaca è semplice: Moens, belga, in fuga 'innocua» di cento chilometri; a cinquanta dall'arrivo, spaccatura del gruppo, davanti Hinault con gregari (Madiot, Lemond), Contini a fare l'elastico prima di arrendersi, Saronni mai nelle prime posizioni Sedici in testa, compreso Kul- per, allunghi di Hinault, decisivo quello a dodici chilometri dalla firn, cinque soli a fargli lo strasetco. Gian Paolo Ormezzano Ordine d'arrivo: 1. Bernard Hinault (Renault) km 251 in Gh 46', media km/h 37,094; 2. Bittinger; 3. Selz; 4. Schepers; 5. Boyer; 6. Zoetemelk s.t; 7. Pollentier a l'14"; 8. Van Calster; 9. Lemond; 10. De Wolf; 41. Contini a 6'20"; 48. Bertacco a 9'58". ì luy. La volata: in primo piano Hinault (1°), lo svizzero Seyz (3°), e il francese Bittingcr (2°) Da Hinault un saggio di classe
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