Più rigore, ma per avere più soldi

Più rigore, ma per avere più soldi PRESIDENTI IN LEGA Tutti d'accordo di far valere i propri diritti verso il Totocalcio Più rigore, ma per avere più soldi AI prossimo mercato potranno comprare solo i club che saranno finanziariamente in regola - C'è anche chi minaccia di sospendere qualche partita per salvare il concorso pronostici MILANO — Il grande calcio per ora non farà barricate, instaurerà una linea di «rigore amministrativo» e chiederà più soldi al Coni e al Totocalcio in modo da appianare il deficit (150-160 miliardi) che rischia di formare una voragine sotto i campionati di serie A e B. Ci sarà un maggior rigore anche, soprattutto, per il calcio mercato, al punto che Matarrese ha promesso un controllo tipo quello della Borsa: potranno comperare soltanto quelle società finanziariamente in regola. Le solite promesse? L'assemblea dei presidenti è apparsa piuttosto compatta, tant'è vero che nel giro di un paio d'ore ha raggiunto un accordo; ora tocca a Matarrese portare avanti le richieste della Lega, richieste peraltro già a conoscenza sia di Carrara che del ministero delle Finanze. La scadenza fissata è per il termine del campionato, dopo di che inizierà la battaglia vera e propria. Alcuni presidenti, i cosiddetti «falchi», sono anche disposti a far saltare due o tre partite ogni domenica in modo da sabotare il concorso pronostici; partite che verrebbero recuperare di comune accordo ogni mercoledì, in modo da garantire in modo assoluto la rego¬ larità del campionato. Un passo indubbiamente grave, tant'è vero che Matarrese predica per ora la linea del colloquio, ben sapendo che gli attuali 20 miliardi di contributo verranno aumentati se non raddoppiati addirittura. Il calcio ha tre anni di tempo prima che la legge 91 concluda la sua fase costringendo le società ad azzerare il capitale calciatori e a sostituirlo con denaro effettivo. E' stata rinviata invece la discussione relativa al sorteggio degli arbitri proposta da Colantuoni, presidente del Varese. Se ne riparlerà più avanti: molti presidenti sono d'accordo, ma il progetto non è facilmente realizzabile. Presenti quasi tutti i rappresentanti delle società di A e B (il Torino come al solito ha mandato Buffa e Nizzola con i quali Boniperti ha scherzato sui tre gol del derby) l'assemblea si è risolta velocemente, avendo i presidenti le idee chiare grazie alla relazione di Matarrese e dell'esecutivo della Lega. «Abbiamo ricevuto piena adesione alla linea di rigore amministrativo — ha poi dichiarato Matarrese nella conferenza stampa — che rafforza in modo incisivo la Lega e la politica da noi instaurata negli ultimi due anni. I presidenti hanno aderito in pieno, ribadendo die chi non sarà a posto con i bilanci non potrà comprare al prossimo mercato. Nessuno si illude che da un anno all'altro si possano cambiare certe mentalità, ma non dimentichiamo che andiamo incontro ad una legge — la 91 — che ci fa paura. L'assemblea ha deciso di affidare al presidente della Lega questa azione verso il Coni e la Federazione in modo da fare presente le nostre preoccupazioni. Noi riteniamo che le perdite dello svincolo potranno essere coperte con un miglioramento dei proventi derivanti dal Coni oppure grazie ad altri tipi di entrate. Non minacciamo e neppure tendiamo la mano per chiedere l'elemosina, vogliamo soltanto rispetto dei nostri diritti,. Matarrese non ha precisato quali diritti, ma allude allo sfruttamento dell'immagine o meglio dei nomi delle società che viene fatto settimanalmente dalla schedina. Il Coni dovrà pagare di più per usufruire di questi nomi senza i quali il concorso pronostici non avrebbe efficacia. Il presidente della Lega ha accennato poi al peso del mutuo attuale, causa il quale praticamente le società versano alle banche i proventi derivanti dal Totocalcio (20 miliardi circa). «La mia società, il Bari, per ogni gara interna paga qualcosa come 40 milioni. In pratica gli incassi servono per. pagare i calciatori ed i soldi del Totocalcio per il mutuo.1 Ecco perché chiediamo a Campana e al sindacato calciatori di moderare certe pretese, non può criticarci affermando che non sappiamo amministrarci. La realtà è ben precisa». In effetti le società pagano il 25 per cento di interessi sul mutuo ed ora ne vorrebbero uno al 4-5 per cento. Matarrese ha insistito nel ricordare che non verranno fatte pressioni al Coni «c)ie non ha garantito nulla, ina non è insensibile ai nostri problemi. Pensiamo che prima della fine del campionato si possa vedere qualcosa dì concreto. Non minacciamo, non facciamo barricate, chiediamo quello che sembra giusto*. Matarrese ha poi accennato allo «scandalo» di Genoa-Inter, parlando di «semplici ombre». «Mi auguro veramente clic non ci sia nulla, aspettiamo De Biase e presto andie, perché certi problemi vanno risolti in fretta». Giorgio Gandolfi

Luoghi citati: Campana, Carrara, Milano