L'elettronica sa già trasferire i fondi senza usare le banconote
Allo sportello si affaccia il computer L'elettronica sa già trasferire i fondi senza usare le banconote I —- —————— Allo sportello si affaccia il computer Una delle esperienze più avanzate è In corso In Francia, a Saint-Etienne, non lontano da Lione: nel maggiori negozi e grandi magazzini della città sono stati installati dei terminali bancari collegati «on line», cioè in tempo reale, con il cervello elettronico di un importante istituto di credito cittadino; i clienti della banca, muniti di una speciale carta magnetica, possono pagare gli acquisti fatti nei negozi aderenti all'iniziativa senza usare carta moneta: basta che compongano sulla tastiera del terminale del negoziante la cifra da pagare insieme con il codice del proprio conto bancario e l'elaboratore centrale della banca provvederà all'istante a trasferire la somma relativa dal loro conto a quello del commerciante. Esperimenti analoghi sono in corso a Lione, Caen, Bloìs e Aix-en-Provence ma qui il collegamento è «off line», cioè in tempo differito: per non caricare troppo il computer centrale della banca nelle ore di punta della giornata e per non intasare le linee telefoniche, sulle quali corrono le operazioni, queste vengono memorizzate dal terminale che le trasmette poi nelle ore di minore affollamento, in particolare nella notte. Le previsioni parlano di 5000 terminali elettronici installati entro la fine dell'83, di diecimila per la fine dell'84, inizio '85. La Francia, che è stata la prima a esperimentare le carte a pista magnetica fin dal '66, marcia molto speditamente verso la banca elettronica integrale; già si parla di una società senza moneta, sostituita appunto dal trasferimento automatico dei fondi applicato su vasta scala. Se questi possono apparire come obiettivi di lungo periodo resta il fatto che l'attività bancaria sta cambiando ad una velocità vertiginosa in tutti i Paesi industriali. L'immagine della banca come custode-amministratrlce di risparmi e erogatrice di prestiti è decisamente superata da tempo; al contrario essa è stata recentemente definita come «fornitrice di servizi con prevalente contenuto finanziario» (ed è una definizione, come si vede, che non mette limiti all'estensione di tali servizi). Questo è avvenuto essen¬ zialmente grazie alla massic- eia introduzione dell'elettro- nica agli sportelli e dietro gli sportelli mentre nuove prò- spettive si aprono grazie al- l'applicazione più avanzata dell'informatica distribuita, della telematica, del «perso- nal computing» e più in gene- rale dei nuovi sistemi di auto- inazione dell'ufficio. Tra le innovazioni più re- centi introdotte dalle banche vi sono gli sportelli automati- ci, che consentono le opera- zionì «self-service» 24 ore su 24: gli sportelli, collocati all'interno o all'esterno delle agenzie bancarie ma anche lontano da esse, come ad esempio i luoghi di lavoro, so no accessibili mediante tesse rìni magnetici personalizzati; i comandi vengono impartiti mediante una tastiera e il cliente può seguire attraverso un video lo svolgimento del l'operazione, In una prospettiva solo un po' più lontana c'è il trasferi mento elettronico dei fondi, cioè senza l'effettivo passag gio della carta moneta ] parte le esperienze della so Su queste nuove frontiere si è impegnata intensamente negli ultimi anni la Olivetti: decine di migliaia di sistemi sono stati collocati in Italia in istituti dì ogni dimensione e per le applicazioni più diverse; inoltre la Casa di Ivrea ha acquisito molti dei più importanti contratti europei per la fornitura di terminali bancari; essa partecipa inoltre, in Italia, a progetti di livello nazionale in tema di automazio ne bancaria. La banca, è stato detto, è un utente «di vocazione» per la Olivetti; anzi, alcuni dei suoi prodotti più recenti sono stati sviluppati in stretta collaborazione con le banche stesse In essi sono confluite da una cietà eporediese In fatto di tecnologie e dall'altro le indicazioni provenienti dagli istituti di credito, che nello «strumento» elettronico hanno individuato l'elemento decisivo per l'evoluzione e l'allargamento del proprio campo di azione. Nicola Colangelo, direttore commerciale Italia della Olivetti, cosi vede questo processo di trasformazione: «L'evoluzione sociale ed economica del Paese ha avuto, tra le altre, la conseguenza di aumentare il numero delle persone che si rivolgono agli istituti di credito per usufruire, anzitutto, dei servizi tradizionali; mettere in banca i propri risparmi, o richiedere un fido per alìmen tare la propria attività è diventato un fatto usuale per fasce sempre più estese di popolazione». Ma all'aumento del numero dei clienti si è affiancato «un aumento piti che proporzionale del numero dei movimenti» dovuto alla diffusione dei conti correnti e del pagamento tramite assegno; inoltre «il cliente ha richiesto (e la banca ha offerto) nuovi servisi, die vanno dall'accredito automa fico dello stipendio fino alla consulenza finanziaria, al leasing, al factoring». Questo sviluppo non sareb be stato possibile, sottolinea Colangelo, senza l'impiego su vasta scala dell'informatica, che consente oggi agli utenti di effettuare con celerità e sicurezza un crescente numero di operazioni «e agii istituti di credito di attuare una gestione sempre più razionale e rigorosa». Ed è proprio sulla ricerca dell'efficienza e della razionalizzazione dei servizi, oltre che sull'ampliamento dei servizi stessi, che l'elettronica è chiamata a dare il proprio determinante contributo nei prossimi anni.
Persone citate: Colangelo, Nicola Colangelo
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