Ritorna a vivere ca' Pisani perla di dogi e imperatori

Ritorna a vivere ca' Pisani perla di dogi e imperatori Restaurata mezzo secolo dopo rincontro Hitler-Mussolini Ritorna a vivere ca' Pisani perla di dogi e imperatori VENEZIA — «Tuffa la visitarono ed ogni angolo ed ogni cosa alla rossa luce del tramonto vibrarono per loro, suscitarono ricordi ed emozioni»: cosi Gabriele D'Annunzio, nel «Fuoco», vede, sul far di una sera autunnale, la villa Pisani di Strà. che, lungo i meandri del fiume Brenta, tra Venezia e Padova, si erge a ricordo dei fasti della Serenissima e testimone degli avvenimenti che seguirono la caduta della Repubblica veneta. Ora, per opera della Soprintendenza ai Beni ambientali e architettonici del Veneto la villa, e il suo giardino in particolare, sono stati in parte restituiti al passato splendore. Per raggiungere questo risultato la Soprintendenza ha lavorato sette anni, con il contributo del ministero. Cosi, dopo quasi mezzo secolo di decadenza, il parco si presenta con le prime aiuole fiorite e con il primo «giroton¬ do» del celebre «labirinto». Fu durante il dogato di Alvise Pisani, attorno al 1735, che 11 progetto dell'architetto Francesco Maria Preti venne realizzato, Abituata al clangore delle armi e ai nitriti dei cavalli delle scorte dei re, la villa ospitò, (per l'ultima volta teatro di una manifestazione ufficiale) un incontro tra Hitler e Mussolini, nel 1934. Fu l'epilogo di un edificio che ebbe tra 1 primi estimatori Napoleone. Il generale la vide una prima volta nel 1797, anno della caduta della «Serenissima», quando era diretto per Venezia per visitare la moglie Giuseppina. Con tutta probabilità —secondo gli storici—s'innamorò della villa proprio allora; fu soltanto nel 1807, però, che riuscì a convincere la famiglia Pisani a cedergliela. Vi abitò una sola notte, il 29 novembre del 1807, e la mattina successiva riparti per Venezia. La rivide per poche ore il 13 dicembre Napoleone regalò la villa ad Eugenio di Beauarnhais, che a più riprese, sia pur brevemente, vi soggiorno. Tramontato l'astro francese, villa Pisani divenne proprietà della corona d'Austria e ospitò, tra gii altri, lo spodestato re di Spagna Carlo quarto, il quale, con la famiglia e un seguito di cento persone l'abitò dal giugno all'agosto del 1815, e vi lasciò, partendo, un tale disordine clie fu necessario rinnovare stoffe e tappeti rovinati dallo sgocciolare delle candele. Seguirono l'ex imperatrice Mf.ria Luisa, duchessa di Parme., l'imperatore di Russia, Anna Maria di Savola, l'arciduca Massimiliano, futuro e sfortunato imperatore del Messico. < Nel 1866 l'edificio passò di proprietà della corona d'Italia e prima che nel 1866 fosse ceduto allo Stato vi abitarono principi di Casa Savoia e lo stesso re Vittorio Emanuele secondo.

Luoghi citati: Austria, Italia, Messico, Padova, Russia, Veneto, Venezia