La sorella di Farsetti: il governo intervenga con decisione per Paolo

La sorella di Farsetti: il governo intervenga con decisione per Paolo I cittadini di Arezzo indignati per la dura sentenza di Sofìa La sorella di Farsetti: il governo intervenga con decisione per Paolo DAL NOSTRO INVIATO SPECIALE AREZZO — «E' un'infamia», «la sentenza ci lascia esterrefatti», «giustizia stalinista», «era immaginabile, hanno voluto a tutti i costi creare un Farsetti spia»; sono le prime, comprensibili reazioni alla sentenza dei giudici bulgari che ha condannato l'aretino Paolo Farsetti e la sua donna, Gabriella Trcvisih. Dicci anni e mezzo a lui. ire a lei: per i partiti politici locali, per il sindacato (la Uil. di cui Farsetti era delegato per la Lcbole. l'industria di abbigliamento per la quale lavorava) e naturalmente per i parenti, cosi duramente colpiti dal verdetto, la sentenza di Sofia è ingiusta, grida vendetta. Persino il pei di Arezzo, che fino a ieri ora riuscito a non compromettersi, assumendo una posizione più delilata, è venuto allo scoiarlo con un comunicalo in cui par-1 la chiaramente di -pesanti ! condanne». Nei bar, per la strada, nelle case, non si paria d'altro: l'opinione pubblica aretina si sente offesa dal modo con il quale 11 processo è stato gestito e soprattutto dall'ignavia delle autorità italiane. «D'accordo — dicono —. Farsetti era un provocatore, un prepotente. Aveva scritto in fronte: I "lo spacco la faccia a tutti", aveva soprattutto il gusto del \ proibito». «Sono convinto — dice Gabriele Adriano, da an- j ni al ricevimento dell'Hotel Contincnatale. uno che lo conosceva bene — che Paolo ha scattato Quelle foto dopo aver letto quaìclie cartello con su scritto "Vietato fotografare". Lui era fatto così: un casinista, come si dice dalle nostre parti, ma dicci anni per un casinista mi sembrano proprio troppi». Si può girare in lungo e in largo per la città: l'opinione di tutti è che Farsetti non è una spia. «Non poteva esserlo — dicono — a meno che chi recluta gli 007 non sia più pazzo di Paolo». E chiaramente, ad esserne convinti per primi, confidando anche sull'opinione pubblica schierata a favore, sono i tamiliari. Cosi, l'equilibrio e il buon senso che hanno caratterizzato fino a ieri il comportamento dei parenti di Paolo Farsetti si sono sciolti dinanzi alla dura condanna come neve al sole. Non avendo ormai più nulla da perdere, sono usciti allo scoperto con accuse durissime. La prima a perdere il controllo dei nervi è stala Nella, l'anziana madre di Paolo. Ieri mattina, intorno alle nove, quando con una telefonata l'hanno messa al corrente della sorte del figlio, ha gridato a chi l'in Ioni lava: «Non vero! E' innocente, assassini, ! assassini». Più tardi è stata la figlia più • giovane. Manuela, (insieme con lei c'erano la sorella Lua- • na e il marito di quest'ultima, ! Mauro) a rilasciare in pubbli¬ co dichiarazioni più imbarazzanti: «Nessuno di noi — ha detto — nutriva ovviamentesperanze nella giustizia bulgara. La sentenza con la quale hanno condannato Paolo era l'unica che serviva loro per oscuri scopi politici» (l'allusio ne all'arresto del bulgaro Antonov. in carcere in Italia perché sospettato di avere aiutato Ali Agca nell'attentato al Papa del 13 maggio 1981. è sembrata però chiara a tuttin.d.r.). «Occorre ora — ha aggiunto Manuela Farsetti — che il governo italiano intervenga con decisione a fattore di mio fratello ingiustamente condannato, perché tutti sanno benissimo che è Innocente, lo e la mia famiglia siamo distrutti dal dolore per questa allucinante, incredibile sentenza. In passato ci siamo rivolti anche più in alto ma con scarsi risultati». Nessun commento è stato rilasciato, invece, dalla signora Loriana, moglie separata ormai da sette anni di Paolo Farsetti. Con lei vivono le due figlie, di 9 e 14 anni: sin dal momento dell'arresto del loro congiunto, nessuna di loro ha mai voluto rilasciare dichiarazioni. E cosi è stato anche ieri. Raggiunta nella sua abitazione, nel centro storico di Arezzo, la signora Loriana ha evitato i cronisti. «Sono molti anni che vivo lontana da mio marito: la sua storia non m'interessa», è stato il suo unico commento. La storia, invece, preoccupa molto i parliti: un po' per molivi d'immagine, ancora di più perché a giugno si volerà in cinque comuni dell'Aretino. E forse proprio i>er questo, dopo un primo, sommario ascolto del polso dell'opinione pubblica, tutti hanno fatto a gara per offrire la propria solidarietà al concittadino arrestato e malmenato sotto l'accusa di spionaggio in un lontano paese dell'Est. Da Roma. Mauro Seppia, vicepresidente dei deputati socialisti, parlamentare nato ed eletto da queste parti, ha latto sapere di considerare il verdetto di Sofia una «sentenza politica». «Il goivrno italiano — ha detto anche lui — deve far pesare di più la propria protesta». E quel che dice Seppia è. in realtà, ciò che traspare dallo stalo d'animo dei concittadini di Paolo Farsetti. «Non è solo questione di campanile — dicono— ma di giustizia» Certamente |>cr questioni di campanile o di tifo appare, invece, in pericolo per slascra una rappresentazione in programma a San Giovanni Valdarno. un centro a pochi chilometri da Arezzo: quaranta ballerini bulgari, ingaggiati anche per volere del sindaco comunista, rischiano, nella migliore delle ipotesi, un lancio di ortaggi maturi da parte del pubblico che. se la prefettura autorizzerà la rappresentazione, accorrerà, si prevede, abbastanza numeroso. Rilusero Contedili a

Luoghi citati: Arezzo, Italia, Roma, San Giovanni Valdarno, Sofia