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Un nuovo interrogatorio per i fratelli Biffi Gentili Arrivati a Venaria dalle carceri di Casale e di Verbania Un nuovo interrogatorio per i fratelli Biffi Gentili Forse il giudice ha voluto verificare qualche circostanza emersa dalla deposizione, come testimone, di Novelli, avvenuta l'altra mattina Nuovo interrogatorio ieri pomeriggio di due degli arrestati per lo scandalo delle tangenti, l'ex vicesindano Enzo Biffi Gentili e il fratello Nanni. Sono arrivati verso le 15 nella caserma del carabinieri di Venaria, dove era ad attenderli il giudice istruttore Ma¬ rio Griffey; il primo proveniente dal carcere di Casale, 11 secondo da Verbania. E' un momento cruciale dell'inchiesta. Il magistrato sta concentrando la sua attenzione —una riprova è data dalla convocazione dell'altro ieri, come testimoni, del sin¬ daco Novelli e del segretario generale del Comune Di Stilo, in via Tasso — sulle delibere e le convenzioni che impegnavano l'ente pubblico per rilevanti spese nel campo dell'informatica: rinnovo del contratto di manutenzione di apparecchiature elettroniche, appalto per la Banca dati urbani e acquisto di nuovi calco' latori. Nanni Biffi avrebbe già ammesso la sua complicità con Zampini, anche se la sua è una mezza confessione, con molte zone d'ombra soprattutto per quanto riguarda il ruolo avuto dal fratello nella vicenda. Enzo Biffi invece continua a negare qualsiasi responsabilità nello scandalo. Il suo atteggiamento è sicuro, ma Griffey insiste e forse, se ha deciso questo nuovo Inter rogatorio, aveva qualcosa di nuovo da contestare all'ex vicesindaco. A tarda sera i protagonisti di quest'ultimo capitolo del l'inchiesta e i loro difensori avv. Mittone e Dal Fiume, erano ancora chiusi nella caserma di Venaria. dgilvvftpablacèm