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Nuova intesa per il parastato ma gli autonomi non firmano Altro passo avanti per il contratto dopo il primo accordo siglato il 9 aprile Nuova intesa per il parastato ma gli autonomi non firmano Anche la Uildep non ha ancora detto sì: attende di conoscere i risultati della consultazione dei lavoratori ROMA — La nuova Intesa raggiunta ieri mattina, dopo una lunga trattativa notturna, per il contratto del parastatali non è stata sufficiente a chiudere definitivamente il problema. Rispetto al precedente accordo del 9 aprile, infatti, qualche passo avanti si è registrato In relazione ad aspetti normativi (regolamentazione dell'attività legale, commissione personale disciplina ecc.) e alla riduzione d'orario (le due ore sono state anticipate alla pubblicazione del decreto presidenziale che recepirà 11 contratto), mentre sono stati apportati ~rl tocchi migliorativi per dirìgenti e professionali». Tuttavia il testo concordato è stato siglato solo dai rappresentanti confederali Cgll, Clsl, Oli e dalle organizzazioni di categoria della Cgll e della Clsl. La UH parastatali (Uildep) invece è rimasta sulle precedenti posizioni in attesa di conoscere i risultati della consultazione avviata con i lavoratori. Anche le organizzazioni sindacali autonome del settore e la Clsnal parastatali stanno attuando una consultazione della base contemporaneamente ad azioni di sciopero. La federazione del lavoratori parastatali aderenti alla Cisal (Fialp) ha proposto alle altre organizzazioni di categoria con le quali ha partecipato alle trattative per 11 rinnovo del contratto del settore parastatali «un referendum da indirsi unitariamente sulla bozza di ipotesi di accordo raggiunto il 9 aprile scorso». Con l'occasione, la Flalp-Cisal ha ribadito che tale documento è stato accettato soltanto dalla Cisl e dalla Cgll mentre l'organizzazione autonoma «non ha mai approvato tale bozza». Infine, la Federazione dei dirigenti della funzione pubblica aderente alla Cida affermando in una nota che la questione «è ancora del tutto aperta», ribadisce di respingere l'ipotesi di accordo siglata da Cgil e Cisl, e rivendica «la piena rappresentatività della categoria dei dirigenti». Una protesta per l'andamento degli incontri dell'altra sera è stata anche espressa dal sindacato autonomo Clsas che annuncia di avere deciso di abbandonare la sede del negoziato dopo «una inutile attesa». La Clsas si attende una nuova convocazione e rimettere alla base ^ulteriori Iniziative di lotta». Tessili — Anche se la Fulta ha messo a disposizione della Federazione Cgil, Cisl, UH 8 ore di sciopero, 1121 aprile 1 tessili si asterranno dal lavoro per 4 ore. Queste le indicazioni della segreteria alle strutture territoriali, che tuttavia nella loro autonomia potrebbero decidere azioni di lotta anche più incisive. Lo ha detto Nella Marcellino, segretario generale dei tessili della Cgil, ricordando che oggi ci sarà la prima riunione a delegazioni complete delle trattative per 11 rinnovo del contratto di oltre un milione di lavoratori tessili. « Voglio augurarmi — ha detto la sindacalista — che la Federtessile si sieda al tavolo del negoziato con la volontà di concludere. Qualora questo non dovesse avvenire abbiamo una scelta obbligata: convocare l'assemblea dei consigli di fabbrica e decidere un protocollo di accordo nazionale, per andare azienda per azienda a chiudere i contratti». Enti locali — Le trattative per 11 rinnovo del contratto dei circa 800 mila dipendenti degli Enti Locali (Regioni, Comuni e Province) sono riprese ieri a Palazzo Vidonl. Nell'incontro tra 11 ministro della Funzione Pubblica, Schietroma, 1 rappresentanti degli Enti locali e la Federazione unitaria di categoria (Flel), secondo quanto si è appreso da fonti sindacali, sono state poste le condizioni perché venga esaurita rapidamente tutta la parte normativa, compresi gli aspetti legati alla mobilità tra gli enti, a seguito dell'attivazióne dèi processi di delega delle funzioni regionali. Il negoziato riprenderà 1126 o il 27 aprile.