Novelli è interrogato come teste sulle forniture degli elaboratori di Claudio CerasuoloDiego Novelli

Novelli è interrogato come teste sulle forniture degli elaboratori Novelli è interrogato come teste sulle forniture degli elaboratori Con lui è stato sentito il segretario generale del Comune, Rocco Di Stilo - Avrebbe fornito al magistrato delucidazioni sulle ormai famose delibere al centro dell'inchiesta Il giudice Griffey ha convocato ieri (ma non è la prima volta) nel suo ufficio in via Tasso, a due passi dal municipio, il sindaco Diego Novelli e Il segretario del Comune, Rocco Di Stilo. Due testimoni importanti, per chiarire gli ultimi dubbi del magistrato su un paio di argomenti scottanti dell'inchiesta. L'estrema riservatezza del giudice, geloso e Intransigente custode del segreto istruttorio, non consente di fare altro che supposizioni. Gli argomenti toccati nel colloquio sarebbero stati la fornitura di macchinari elettronici al Comune (uno dei capitoli più caldi» delle indagini) e il palazzo Augustinianum, il cui acquisto da parte dell'ente pubblico fu ritardato di tre anni, provocando una lievitazione del prezzo d'acquisto da uno a tre miliardi. Novelli è entrato nell'ufficio di Griffey con il segretario Di Stilo verso le 12,30 e ne è uscito tre quarti d'ora dopo da solo. Ai giornalisti si è limitato a dire: «Sono stato sentito come teste in margine a vicende inerenti l'inchiesta: nulla di straordinario, comunque. Quello di oggi non è stato il mio primo colloquio con il giudice dal momento della formalizzazione dell'i struttoria». Poco prima che cadesse la giunta comunale (21 marzo scorso) Novelli era stato in. terrogato come testimone, ma non era mai trapelato nulla del colloquio. Subito dopo, il magistrato aveva spedito due comunicazioni giudiziarie. Il segretario generale del Comune, Rocco DI Stilo, è uscito da via Tasso alle 13,30. E' la persona più informata su tutte le delibere e le convenzioni fatte dall'ente pubblico e che in qualche modo riguardano l'inchiesta: come l'acquisto e la manutenzione di macchinari elettronici, o la ritardata vendita dell'Augustinianum. La Siemens, che aveva fornito apparecchiature per il Ced, è slata coinvolta nelle indagini con il funzionario Salvini, che ha ricevuto una comunicazione giudiziaria. Po¬ co si sa dell'altra azienda su cui si concentra ora l'attenzione del magistrato. La faccenda dell'Augustinianum è ancora oggetto di indagini da parte della Procura (è" uno dei capitoli che si sono aggiunti alla vicenda principale) ma è certo che se ne interessa anche il giudice istruttore. La giornata di Griffey prevedeva ieri un altro appuntamento importante: l'interrogatorio di uno degli arrestati, l'ex assessore regionale all'urbanistica Claudio Simonelli, cominciato alle 17,30 e conclusosi alle 20. Simonelli, che è difeso dagli avvocati. Festa e Bocassi, era stato indiziato fin dal primi giorni dell'inchiesta, per interesse privato e frode in pubbliche forniture. Tramite il suo appoggio e quello di altri assessori, segretari e funzionari regionali. Zampini avrebbe vinto le gare d'appalto per il recupero e la ristrutturazione dei macchinari del Centro Cartografico regionale, danneggiato da un incendio nell'ottobre '81. Il faccendiere, oltre ai soldi che aveva già preso, avrebbe incassato altri 500 milioni dalla Regione e presto contava di aggiudicarsi due appalti per complessivi due miliardi e mezzo. L'ex-assessore regionale è,finito in carcere, travolto dalle accuse di Nanni Biffi Gentili: «Metà dei 60 milioni che mi aveva dato Zampini erano destinati a lui-, avrebbe confessato il fratello dell'ex-vicesindaco, a cui Simonelli replica protestando decisamente la sua innocenza. Oggi e domani altri interrogatori in vista per i due fratelli Biffi. L'inchiesta dovrebbe entrare in un'altra fase calda la prossima settimana, quando cominceranno a essere convocati in via Tasso coloro che hanno ricevuto una comunicazione giudiziaria. Ieri nell'ufficio di Griffey sono arrivati una decina di scatoloni pieni dì documenti: tutto materiale che il giudice conta di esaminare durante il fine settimana. Claudio Cerasuolo Il sindaco Diego Novelli non ha voluto fare dichiarazioni