Forse anche la sterlina entrerà presto nello Sme

Forse anche la sterlina entrerà presto nello Sme Il governatore della Banca d'Inghilterra è fiducioso Forse anche la sterlina entrerà presto nello Sme ROMA — La Banca dInghilterra spera che la sterlina possa entrare al più presto a far parte del Sistema monetario europeo: lo ha detto ieri a Roma il governatore dell'istituto di emissione inglese, lord Richardson, ricordando come, fino ad oggi, la Gran Bretagna abbia «compensato la mancata partecipazione allo Sme con il fermo ancoraggio ad una politica di rispetto degli obiettivi monetari, n Regno Unito — ha aggiunto Richardson — rimane però convinto che la coopcrazione fra 1 Paesi della Cce è di fondamentale importanza soprattutto se, anziché riguardare soltanto un processo verso l'interno, essa saprà proiettarsi sulla scena economica internazionale». I problemi connessi con la possibile partecipazione inglese allo Sme (del quale fanno parte soltanto otto delle monete dei dieci Paesi della Cce) sono stali affrontati da lord Richardson nel corso della conferenza che ha tenuto a Palazzo Giustiniani nell'ambito delle «Integrazioni conoscitive al dialogo parlamentare» organizzate dal Senato e dedicate quest'anno al «Governo dell'economia in un ordinamento democratico». Alla conferenza — presieduta dal presidente del Senato Morlino — erano presenti, tra gli altri, il governatore della Banca d'Italia Ciampi, ministri, parlamentari, economisti e banchieri. Dopo aver ricordato che la Gran Bretagna ha potuto risparmiare «circa 20 miliardi di dollari l'anno sulla bilancia dei pagamenti grazie alla produzione petrolifera del Mare del Nord», lord Richardson ha detto che la recente riduzione dei prezzi del greggio «non sarà comunque un evento del tutto negativo per l'economia inglese cosi come il "boom" del prezzi petroliferi non è stato una manna senza Inconvenienti». Al di là degli effetti del prezzi del petrolio — ha concluso il governatore della Banca d'Inghilterra — le economie dei Paesi occidentali «hanno comunque mostrato negli ultimi tempi segni di. grande rigidezza e di incapacità di rapido adattamento». Nel suo intervento, il presidente del Senato Morlino si è soffermato invece soprattutto sui risultati «non molto in-' coraggianti del processo di integrazione europea. Per. quanto il processo di integrazione sia andato avanti — ha' detto Morlino — 112-13 milio-' ni di disoccupati e la forte caratterizzazione nazionale delle misure prese dai singoli governi della Cee dimostrano come si sia giunti ad un punto, drammatico per l'Europa che occorre affrontare adesso con. 1 fatti e non con le parole».

Persone citate: Ciampi, Giustiniani, Morlino, Richardson

Luoghi citati: Europa, Gran Bretagna, Regno Unito, Roma