Troppa potenza con telai inadeguati? di Giorgio Viglino

Troppa potenza con telai inadeguati? MOTO SOTTO ACCUSA I tragici incidenti di Le Mans e Imola pongono inquietanti interrogativi Troppa potenza con telai inadeguati? L'escalation del rapporto peso-potenza fra le cause indicate dagli esperti per le cadute • Agostini: «I mezzi dei piloti privati sovente vengono trascurati» - Gallina, manager della Suzuki: «Le regole permettono di costruire bolidi di cartavelina» - Continua l'inchiesta della magistratura NOSTRO SERVIZIO PARTICOLARE IMOLA — La morte di Guido Paci ha completato un ciclo tragico di due sole gare motociclistiche con tre vittime. E' un bilancio pesantissimo mai verificatosi nel motociclismo. Nel '73 a Monza, in collisione multipla, morirono Saarlnen e Pasolini e poi, di li a due mesi, restarono uccisi altri tre piloti in una corsa minore. Fu un momento buio, ma s'identificò nel circuito la causa determinante della gravità delle conseguenze delle cadute, e da allora ci si applicò a migliorare la sicurezza passiva, cioè le vie di fuga, le protezioni sui diversi tracciati, fino ad arrivare alla chiusura delle piste più piene di trabocchetti. Ora, purtroppo, qualcosa è cambiato, e non soltanto da ieri. 81 sono moltiplicate le cadute in ogni gara e quando queste avvengono in piena velocità i rischi aumentano in proporzione geometrica. E le cadute non sono soltanto determinate da una mentalità piuttosto disinvolta dei piloti, bensì da una sproporzione tra potenza dei mezzi e completezza degli stessi. A nessuno è sfuggita la coincidenza drammatica tra i due incidenti accaduti in gara a Frutschi e a Paci: entrambi erano in sella a una Honda versione clienti, entrambi sono caduti senza ragione apparente in una curva da alta velocità. Nessuno ha mancato di rilevare come i .privati-italia¬ ni equipaggiati con la stessa moto sono finiti tutti all'ospedale, mentre è caduto senza conseguenze anche il francese Raimond Roche, ultimo superstite fra coloro che hanno iniziato 1 mondiali in Sud Africa. «Non è possibile accusare una motocicletta — dice Giacomo Agostini dall'alto della sua esperienza —, ma sicuramente non si può nemmeno liquidare tutto coinè una semplice coincidenza. Paci, per di più, non era certo da considerare uno spericolato. Un buon corridore, invece, dotato di tecnica perfetta e ben conscio dei limiti propri e della macchina'. — Sono cambiate parecchie cose da quando correvi tu. Il rapporto peso-potenza è passalo da un cavallo-due chili a 1,4 per 1 chilo. Tutto questo può contare? «Altro che se conta! Le moto sono tutte potenti e basta vedere come i piloti ufficiali abbiano delle difficoltà a infilare sul dritto i privati. Ci riescono poi, invece, in frenata o in curva, perclié la parte ciclistica, il telaio,' il cambio delle moto vendute non sono perfetti come quelli dati ai piloti delle Case. Qui, ma non solo nel caso della Honda, si può parlaredi pericolosità del messo*. Roberto Gallina, team manager della Suzuki campione del mondo, aveva già detto a Le Mans dopo la morte di Frutschi: «Qui bisogna cominciare a pensare di cambiare i pa- rametti di sicurezza sui circuiti. Si va forte, troppo forte*. Dopo la nuova tragica caduta di domenica, ha dichiarato: «SI, adesso mi sto convincendo che bisogna fare qualcosa nel verso della sicurezza attiva. Finora, in realtà, non ci si è mai pensato. Figuratevi che la Federazione Internazionale ha stabilito 4-5 anni fa un limite di peso per le "500" di soli cento chilogrammi. Noi della Suzuki, che da sempre battiamo la strada della leggerezza, siamo riusciti quest'anno ad arrivare a 105 e non sapremmo come togliere gli altri cinque. Voglio dire, insomma, che non ci sono praticamente regole. Se uno volesse fare una moto di cartavelina, nessuno obietterebbe alcunché*. Walter Villa, ultimo del grandi del motoclslismo italiano ad essersi ritirato dall'attività, concedendosi ancora qualche uscita nelle gare di durata, sintetizza: «Si cadeva anche ai nostri tempi, ma era diverso. Allora andavi giii per un grippaggio, magari più frequente di adesso, oppure perché cercavi di passare in un punto impossibile. Adesso, invece, cascano come mosche d'autunno, apparentemente senza una ragione. Ricordatevi, oltre che delle potenze dei motori, anche delle gomme sliks e dei cerchioni sempre più piccoli. Qui ognuno è libero di fare quel che vuole: Tra 1 piloti si parla malvolentieri dell'Incidente, particolarmente doloroso poi per parecchi fra gli Italiani che di Paci erano amici sinceri. Marco Lucchinelli si è limitato a dire: «Bisogna fare qualcosa di serio. Ci vorrebbe un'inchiesta sportiva ogni volta die succede un incidente grave. Noi sappiamo di rischiare, ma qui le percentuali salgono troppo*. Quella che va avanti per ora è, invece, l'Inchiesta della magistratura ordinaria, che ha ancora sotto sequestro la moto, ma che ha dato il nulla osta per il trasferimento del corpo del povero Guido Paci per 1 funerali, che si svolgeranno mercoledì a Servigllano, in provincia di Ascoli Piceno. Giorgio Viglino Guido Paci, ter/a vittima della stagione 1

Luoghi citati: Ascoli Piceno, Monza, Sud Africa