Ballestrero denuncia gli sperperi mentre l'Italia è in piena crisi di Marco Tosatti

Ballestrero denuncia gli sperperi mentre l'Italia è in piena crisi Relazione del presidente della Cei all'assemblea annuale dei vescovi Ballestrero denuncia gli sperperi mentre l'Italia è in piena crisi CITTA* DEL VATICANO — E' un'Italia sempre piti coinvolta nella crisi quella che il presidente della Conferenza episcopale, 11 cardinale Ballestrero, ha presentato al 264 vescovi Italiani riuniti a convegno nella loro assemblea annuale. Un appuntamento che quest'anno si carica di ' significati particolari, sia da un punto di vista religioso, per la concomitanza di varie date importanti, e soprattutto perche è in corso il giubileo straordinario, sia in un'ottica «laica», per la riflessione che la Chiesa italiana sta cercando di svolgere sul suo ruolo, in una società sempre più secolarizzata e trafitta da crisi di ogni tipo. L'analisi esposta dall'arcivescovo di Torino della situazione del Paese non presenta zone d'ombra. Ballestrero ha rilevato come le difficoltà si stiano sviluppando in una logica di crisi, con accentuazioni diverse, ma su una linea di tendenza uniforme. E le difficoltà, o 1 segni della crisi, sono più acuti proprio in questi mesi. Al primo posto, fra 1 fenomeni negativi, ha posto «/a {persistente sperequazione economica e la persistente crisi del mondo del lavoro, die si riflette con gravi ripercussioni e con dolorose sofferenze per le famiglie, dove c'è ricerca disperata di casa o di prima occupazione, dove c'è disoccupazione o cassa integrazione, mentre, in altra direzione, c'è sperpero e indifferenza al bene comune-. E di seguito ha stigmatizzato le «istituzioni sociali che faticano a dare segni credibili di servizio, solidarietà e corresponsabilità-, per concludere evidenziando la carenza di «vigore morate» legata a - progettazioni culturali, legislative e anche politiche». Da un panorama cosi nero che cosa si salva, secondo Ballestrero? «La responsabilità è la risposta — di tanta gente e di tanti operatori della.vita sociale a tutti i livelli impegnati a perseverare in un'azione di comunione e di pace-. E si pone a questo punto 11 quesito centrale: qual è 11 ruolo che la Chiesa italiana può giocare in un Paese «malato allo stato endemico di mancanza di comunione- e nel quale «i fenomeni dissociativi e disgregativi, i fenomeni settari e anche corporativi servono a determinare una situazione disarmonica, disarticolata-? Nelle parole del presidente della Cel la mancanza di comunione — che forse si può tradurre, in termini laici, in solidarietà — in senso antro- ; pologlco «è una delle povertà più grandi che attraversiamo e sperimentiamo-. La comunità ecclesiale, che di comunione è ricca, deve accentuare questa sua caratteristica. In che modo? La soluzione, o la strada proposta dall'arclve- ! scovo di Torino, probabilmen- | te non verrà condivisa da quei gruppi e da quelle frange che seguono vie integralistiche nell'altrontare 1 problemi del mondo attuale. I propositi di comunione — • dice Ballestrero — servono a poco «se non siamo capaci di accogliere ciò che vi è di positivo anche in proposte problematiche e certamente non del tutto condivisibili, se non siamo disposti a collaborare — j per riprendere l'espressione di Giovanni XXIII — con tutti gli uomini di buona volontà ; per la costruzione della vera pace, per la promozione integrale di tutto l'uomo e di tutti gli uomini e per rendere la terra più abitabile». Un contatto privo di paura diretto verso tutti, credenti e non credenti, consenzienti o dissenzienti. Questa mattina i vescovi delle diocesi di tutt'Italia, riuniti in Vaticano, nell'aula del Sinodo, discuteranno, avendo per tema la relazione compiuta ieri dal presidente della Cel, a cui spetterà replicare al termine degli interventi. Poi l'assemblea entrerà nel vivo del lavori, con l'esame, sia, In assemblea che in gruppi di studio diversi, del documento pastorale «Eucarestia, comunione e comunità-, dal quale l'assemblea di quest'anno prende il suo titolo. Giovedì pomeriggio avrà luogo la concelebrazione dell'Anno Santo in San Pietro, con il Papa. E; probabile che nei prossimi giorni (l'assemblea si chiude venerdì, con le conclusioni del cardinale Ballestrero) si parli della possibilità di promuovere un convegno ecclesiale. II precedente convegno — un'arena in cui tutte le componenti della comunità e della cultura cattolica hanno avuto modo di esporre 1 propri problemi e di confrontare linee e progetti — ebbe luogo nel 1976. e fu accompagnato, da inevitabili tensioni e polemiche. Da allora, forse proprio a causa dei problemi creati all'interno della Chiesa italiana, non si parlò più,- in termini operativi, di convegni ecclesiali, fino • all'accenno fatto dal Consiglio permanente della Cei alla vigilia dell'assemblea dei vescovi attualmente in corso. Marco Tosatti.

Persone citate: Ballestrero, Giovanni Xxiii

Luoghi citati: Italia, Torino