Israele soddisfatto, non deluso dalla rottura tra Olp e Hussein di Giorgio Romano

Israele soddisfatto, non deluso dalla rottura tra Olp e Hussein Israele soddisfatto, non deluso dalla rottura tra Olp e Hussein NOSTRO SERVIZIO PARTICOLARE TEL AVIV — La prima reazione di Gerusalemme all'annuncio che t negoziati giordano-palestinesi erano falliti e che re Hussein lasciava alVOlp e al popolo palestinese decidere la loro sorte e le vie per liberare il loro territorio, non è stata di sorpresa. Gerusalemme non è nemmeno delusa, perché non aveva mai creduto alla serietà del negoziato: il governo anzi si era sempre dimostrato incredulo sulla possibilità di contatti con la Giordania. Un funzionario del ministero degli Esteri, che ha tenuto a conservare l'anonimato, ha detto che «solo chi si aspettava qualche cosa dalle prolungate discussioni Husseln-Arafat può essere scontento: Israele non si aspettava niente». Si presume che il governo pubblicherà una reazione ufficiale soltanto dopo che il re giordano avrà pronunciato l'annunciato discorso. Il comunicato pubblicato domenica sera ad Amman conclude due settimane di serrate discussioni e precisa che un protocollo di accordi è stato predisposto tra il re e Yasser Arafat, ma secondo gli osservatori israeliani Hussein ha risposto negativamente alle pretese dell'Olp di costitui¬ re una delegazione giordano- libane se che prendesse parte alle discussioni sul piano di pace Reagan, specialmente dopo il messaggio che gli aveva trasmesso il giorno prima la centrale palestinese. E' chiaro per contro come negli Stati Uniti la delusione sia grande e perché il presidente Reagan abbia reso responsabili gli estremisti dell'Olp del fallimento dei negoziati giordano-palestinesi, pur dichiarandosi ottimista sulla conclusione in un secondo tempo di un accordo di pace nei Medio Oriente. In questo senso sembra valido il commento di quei politologi israeliani i quali affermano che l'uccisione di Issam Sartaivi ha voluto essere anche un monito a Hussein e ricordargli che l'intransigenza araba non tollera i moderati e colpisce implacabilmente tutti coloro che pensano a trattative con Israele e a riconoscere lo Stato sionista. Il dottor Sartawi è stato l'ultima vittima, ma prima di lui, nel 1981, Sadat ha pagato con la vita la sua volontà di compromesso con Israele, molto prima di lut, nel 1951, Il re Abdallah di Transgtordania fu assassinato perché conduceva trattative segrete con gli israeliani. Se le reazioni ufficiose del governo mostrano quasi soddisfazione per la presa di posizione del sovrano hascemita (ma qualcuno si chiede se non sia temporanea e non miri ad ottenere maggiori aiuti dagli Stati Uniti) che conferma una vecchia tesi che non esiste una opzione giordana», t laboristl se ne mostrano preoccupati e dispiaciuti. L'ex premier Robin, In una Intervista alla radto, ha espresso profondo rammarico per la non partecipazione della Giordania alle conversazioni di pace che riteneva fondamentali e ha detto di sperare che nonostante tutto le conversazioni saranno riprese perché diversamente non si giungerà mal a un accordo nella regione. I laboristl continuano a sostenere che un compromesso a cui partecipi la Giordania rappresenta la sola alternativa alla guerra. Negli ambienti vicini alla presidenza del Consiglio si spera che ti rifiuto dt Amman provocherà un riavvicinamento tra gli Stati Uniti e Israele Giorgio Romano

Persone citate: Abdallah, Issam Sartaivi, Sadat, Sartawi, Yasser Arafat