Processo a porte chiuse a Baluka il leader degli scioperi a Stettino
Processo a porte chiuse a Baluka il leader degli scioperi a Stettino Rischia 15 anni per «aver indebolito il sistema politico vigente» Processo a porte chiuse a Baluka il leader degli scioperi a Stettino BYDGOSZCZ — Pallido in volto, con una folta barba, accompagnato da due poliziotti, senza manette, il leader storico degli scioperi del dicembre 1970 a Stettino, Edmund Baluka, è entrato Ieri alle 9,20 nel tribunale militare di Bydgoszez, 250 chilometri a nord di Varsavia. Il leader sindacale, rientrato In Polonia dopo otto anni di soggiorno obbligato in Francia nell'aprile 1981, è stato trasferito in un cellulare al tribunale militare di Bydgoszcz dalla prigione di Koronowo. Nonostante ciò, Baluka è apparso sollevato e al pochi presenti che lo attendevano davanti al tribunale ha fatto un segno di saluto mostrando un fiducioso sorriso. Alcuni presenti hanno gridato «f/towa do gory- (la testa In alto) e un ex internato ha alzato la mano mostrando la «V» In segno di vittoria. Uno dei due poliziotti è diventato rosso In volto dimostrando in tal modo un certo disagio. Il processo si svolge a porte chiuse. In aula sono stati ammessi solo i familiari del leader sindacale di Stettino, la televi¬ sione polacca, l'agenzia Pap e rappresentanti della stampa locale. Vano è stato il tentativo del secondo consigliere dell'ambasciata francese di assistere al processo. Il presidente del tribunale militare In un breve colloquio con 1 giornalisti occidentali ha precisato che Baluka ha rifiutato i due avvocati di Stettino e perciò gli è stato nominato come avvocato d'ufficio Jozéf Asztet di Bydgoszcz. Sarà un processo lungo; se non ci saranno rinvìi dovrebbe terminare il 27-28 aprile. Baluka è sotto processo per aver violato l'articolo 123 del codice penale che prevede una pena da cinque a 15 anni per chi cerca di indebolire il sistema politico vigente in Polonia. Il sindacalista dovrà tuttavia rispondere d'aver passato clandestinamente la frontiera polacca per tornare a Stettlno dopo la nasclsta di •Solldarnosc» e d'aver fondato in Polonia un partito illegale, «Ppp» (Partito del lavoro polacco). Il presidente del tribunale militare, rispondendo alle domande dei giornalisti, ha escluso che 11 sindacalista venga giudicato per spionaggio, e ha precisato che nonostante lo sciopero della fame messo In atto alcuni mesi fa dal sindacalista, egli si trova in buono stato sia fisico che psichico. Il colonnello Latos ha fatto presente che sono venuti a Bydgoszcz alcuni sindacalisti francesi i quali tuttavia non sono potuti entrare Baluka, uno degli organizzatori dello sciopero nei cantieri navali «Warskl» di Stettino nel dicembre 1970, è emigrato in Francia dopo essere stato licenziato dai cantieri. Durante 11 soggiorno all'este ro ha continuato la sua attività in favore della creazione in Polonia di sindacati indipendenti ed ha deciso di rientrare in patria dopo la nascita di «Solldarnosc». Giunto clan destinamente a Stettlno, 11 sindacalista è stato protetto dagli operai che lo hanno nascosto all'interno del cantieri e hanno ottenuto dalle autorità che gli si concedesse 11 diritto di soggiorno In Polonia. Baluka fu riassunto dai cantieri «Warskl» e la procura si limitò a un Interrogatorio riguardo al suo passaggio Illegale della frontiera. Attivo nel sindacato «Solldarnosc», il sindacalista è stato arrestato dopo la proclamazione dello stato di guerra.
Persone citate: Durante, Edmund Baluka
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