Successo socialista in Giappone In pericolo il premier Nakasone di Vittorio Zucconi

Successo socialista in Giappone In pericolo il premier Nakasone i«n. Inattesa batosta elettorale per il partito liberaldemocratico Successo socialista in Giappone In pericolo il premier Nakasone Chiamati alle urne nelle amministrative di domenica 72 milioni di cittadini - Il ps ha strappato alla maggioranza i governatorati dell'Hokkaido e di Fukuoka - La consultazione, fortemente politicizzata, suona condanna per il primo ministro, «pupillo» di Tanaka - Si allontana la prospettiva delle «politiche» anticipate DAL NOSTRO CORRISPONDENTE TOKYO — Anche in Giappone, come in Francia e come in aUre democrazie industriali, l'eiettorato castiga chi governa, e invia un brusco messaggio di malcontento nelle stanze del potare. Il partito di maggioranza assoluti!, il liberaldemocratico, ha subito domenica due secche disfatte in consultazioni amministrative cruciali e fortemente politicizzate. Dalla sconfitta hanno tratto vantaggio i socialisti e un altro partito moderato (Komelto) mentre continua, e si accelera, lo sfaldamento dei comunisti. La forte caratterizzazione politica del voto, presentato alla viglila come un referendum sui .primi 6 mesi del governo Nakasone. fa dubitare molti, a Tokyo, dell'avvenire del premier, che puntava apertamente su elezioni politiche anticipate, in giugno. Le due disfatte, che hanno indotto i giornali, e i leaders politici, a gridare alla -clamorosa sorjnesa- e al «colpo di scena-, sono avvenute ai due estremi opposti del Paese, nell'isola nordica dell'Hokkaido, alle soglie dell'Unione Sovietica e a Fukuoka, nella grande, calda Isola del Kyushu. In questi due distretti, conservatori dell'Ldp (liberal-democratic party) flancheg giati dai centristi del Komeito (partito di ispirazione buddi sta) avevano la certezza di mantenere i posti di governatore che in pratica controlla no dal dopoguerra. Ma nell'Hokkaido il socialista Takahiro Yokomichi ha sconfitto l'avversario moderato che era in carica da 20 anni, cioè da 5 elezioni, e altrettanto è accaduto nel Sud, col socialista Hachiji Okuda, eletto anche con voti comunisti contro il conservatore Kamei. pur essendo l'isola di Kyushu considerata da sempre un inattaccabile bastione moderato. La coalizione moderatocentrista è riuscita a salvare dalla sconfitta i governatorati delle due maggiori citta giapponesi, Tokyo e Osaka, ma solo grazie a un'affluenza incredibilmente bassa alle urne (il 41% a Tokyo contro il 68,4 nazionale che ha premiato la macchina elettorale del partito al governo. Dove le percentuali di voto hanno superato le abitudini apatiche dell'elettorato nipponico e soprattutto dove la campagna era stata fortemente, esplicitamente, politicizzata dalle due parti, il mammuth centrista ha perduto. -Siamo di fronte a una situazione molto seria, che ci preoccupa molto- ha ammesso Nakasone. -Una sorpresa incredibile, ha incalzato Takeo Fukuda, uno dei caplcorrente liberaldemocraticl, avversarlo personale e di fazione del primo ministro. Le elezioni amministrative nazionali riguardavano complessivamente ben 72 milioni di persone, su una popolazione totale di 118 milioni, e mettevano in palio 13 governatorati di prefettura (un'entità amministrativa che sta fra la provincia e la Regione), 44 consigli di prefettura e i sindaci di 9 città maggiori. A spo- gito ormai concluso, 1 risultati globali non sono ancora chiarissimi, perché decine di candidati -senza partito- eletti devono stabilire ora presso quale formazione si accaso-' ranno. Ma si può dire sicuramente che lo «Ldp» ha mantenuto attorno al 1500 seggi la propria forza (1560 in precedenza), 1 socialisti hanno lievemente accresciuto 1 loro, con 372 contro 366, mentre 1 comunisti, che In molti piccoli centri sono di fatto l'unico gruppo d'opposizione, sono scesi da 122 a 85 seggi. Ma l'importanza del risultato di ieri non va cercato in un impossibile ribaltamento degli equilibri politico nazionali, sempre dominali con forza lnavviclnabile dai conservatori deH'«Ldp», al governo dalla fine della guerra. I fatti che contano sono nell'Interpretazione che ad esso daranno 1 capi-corrente del partito e gli auspici che essi ne trarranno sul futuro politico del premier Nakasone. Per questo, più delle dichiarazioni del leader socialista Asukata, che vede nelle sconfitte moderate un segno di -cambiamento della marea politica in Giappone-, contano le parole del presidente della Confindustrla nipponica, Inayama, uno dei sostenitori di Nakasone: -Un episodio grave e che merita riflessioneAnche all'interno del parti to di maggioranza, i caplcorrentc hanno concordemente invitato Nakasone -a riflettere bene sul futuro-, una frase che, in qualunque ambiente politico, non suona rassicurante. -E' grave il fatto che dove i nostri candidati sono stati costretti a battersi, i nostri candidati sono stati sconfitti- ha detto polemicamente uno degli uomini di Fukuda. E più che il problema del riar¬ mo, o della pace, hanno contato le questioni economiche Immediate, come la tremenda crisi del carbone, che ha colpito l'isola di Hokkaido, o gli interessi protezionistici degli agricoltori del Sud. Infine, rosta impresso nell'opinione pubblica, 11 legame diretto con l'ex premier Tanaka, ormai avviato alla condanna (5 anni chiesti dal pm) per 11 suo ruolo nello scandalo Lockheed, un rapporto di ■patronato- che sta progressivamente Indebolendo un primo ministro salito al potere con l'illusione di aprire addirittura -unanuovaera-. Nakasone, spinto da Tanaka che cerca di mescolare le carte della politica nazionale e ritardare cosi 11 processo giudiziario, progettava di convocare elezioni politiche anticipate, nel prossimo mese di giugno, sciogliendo la Camera insieme con 11 Senato (Camera del consiglieri). La -lesione del Nord-, ricevuta ieri col voto dell'Hokkaido, può aver definitivamente sepolto questo progetto elettorale: Tokyo si domanda stamani se. insieme col progetto, rimarra sepolto anche il progettista. Vittorio Zucconi

Luoghi citati: Francia, Giappone, Tokyo, Unione Sovietica