I tedeschi hanno già brindato

I tedeschi hanno già brindato I tedeschi hanno già brindato Dopo il pareggio di San Sebastian Happel sicuro della finale DAL NOSTRO INVIATO SPECIALE SAN SEBASTIAN — Due parole, fin da mercoledì sera, hanno preso a circolare nel clan dell'Amburgo: Atene e Juventus. Prima sono stati solo sussurri, anche per rispetto agli avversari della Real Sociedad, poi la cautela è diventata sicurezza ed i tedeschi hanno anticipato i brindisi: 'difficilmente 1 baschi, tanta volontà ma scarsa consistenza tecnica, riusciranno a ribaltare risultato e pronostico nella partita di ritorno ad Amburgo. Hernst Happel, tecnico austriaco della formazione tedesca, ha offerto due valutazioni diverse dell'incontro. Normale, Happel è un gran conoscitore di tattiche anche fuori del campo. -Ci sono ancora novanta minuti da giocare — ha detto negli spogliatoi — e dunque la parola A tene è proibita. Niente è deciso, ne riparleremo fra due settimane-. Ma ieri mattina, prima della partenza, anche lui si è lasciato un po' andare. -L'Amburgo — ha spiegato — ha disputato la miglior partita degli ultimi tempi. Avevo paura, lo confesso, temevo die la squadra potesse ripetere le recenti prove negative. Invece è andato tutto benissimo: la finale, a meno di follie collettive, è praticamente nostra-. Queste, del resto, sono le valutazioni di tutti. Per la Real Sociedad, come riconosce la stessa stampa spagnola, il pareggio è già stato un regalo. -Dovevamo vincere con due gol di scarto — ha aggiunto Happel —, nessuno avrebbe gridato allo scandalo. Credo a questo punto che una finale Amburgo-Juventus sia logica e giusta. Si tratta delle due squadre migliori d'Europa, è solo un peccato giocarla in una partita: avrei preferito un doppio scontro*. Ernst Happel. martedì sera, ha scommesso sulla qualificazione della Juventus. Mille marchi, una bella somma: -Ero sicuro, in cuor mio ho sempre saputo che ci saremmo trovati di fronte ad Atene-, ha spiegato con una parvenza di sorriso. Fra i tedeschi, soltanto Horst Hrubesch, 11 gigante del gol, e Wolfgang Klein, il giovane presidente del club, fin¬ gevano ancora incertezza. -La Real Sociedad è più forte fuori che in casa — ha detto il centravanti — e dobbiamo stare molto attenti al loro contropiede-. ■Certi discorsi non mi piacciono — ha spiegato a sua volta Klein —; prima dobbiamo qualificarci. Juventus o Widzew Lode? Non mi importa: l'unica cosa che importi è l'Amburgo in finale. Vorrei ricordare due cose: la mia squadra è impegnata in un duro finale di campionato e la Real Sociedad mi è molto piaciuta per impegno agonistico. Dicono sia temibile fuori casa, ed io desidero che nessuno lo dimentichi-. E' stato, quello di Klein, un chiaro invito alla calma. Una bella partita non può cancellare di colpo certe ombre recenti. E poi c'è questo fatto di un Amburgo non irresistibile in casa. Esempio, la partita con la Dinamo Kiev: vittoria per 3-0 in Unione Sovietica, sconfitta per 1-2 ad Amburgo. E' un particolare, l'unico, che tiene acceso il lumicino delle speranze basche. Carlo Coscia

Persone citate: Carlo Coscia, Ernst Happel, Esempio, Horst Hrubesch, Klein, Wolfgang Klein

Luoghi citati: Amburgo, Atene, Europa, Unione Sovietica