La dc nelle trattative per la Regione
La de nelle trattative per la Regione La de nelle trattative per la Regione Oggi un confronto sul programma con socialisti e socialdemocratici Tra gli incontri di oggi sulla crisi della giunta regionale che vedranno impegnati alternativamente psl-pci-psdt; psdl-pll e prl; psi-dc-psdl, assume particolare rilievo quest'ultimo, previsto per le ore 16. «Faremo un primo confronto sul programmi» dicono In eorso Palestra, sede socialista. —Quali sono questi programmi? Dal psi vengono alcune linee indicative: «Dobbiamo riprendere la continuità politica con la II legislatura, quella che tra 11 1915 e U 1980 ha realizzato il nuovo modo di governare dando priorità al problemi sociali e occupazionali e a un uso sociale delle risorse disponibili orientando tutta la comunità a convogliare Iniziative, energie, risorse verso la promozione civile e sociale». — Cioè, la promozione umana: lo dice anche il Papa. «Precisamente: una poUUca di promozione umana, che abbia riguardo prevalente alla comunità regionale e al suol problemi». Sono dichiarazioni collettive, che indicano la necessità di «una politica di piccoli passi, con un programma serio, attendibile e realizzabile In questi ultimi due anni di mandato. La sola politica che porta a vere riforme». Aggiunge corso Palestre: «Il governo regionale piemontese deve soprattutto gover¬ nare U Piemonte e non sognare di governare l'Europa. Deve badare al problemi che ha davanti ogni giorno e attuare quella politica dei piccoli passi di cui diciamo»; — La de che cosa dice? Come giudica questo Impegno? «Non rifiutiamo 11 dibattito, slamo disponibili — dice II vlcecapogruppo regionale Brizlo — anche ad appoggiare un governo; ma deve rappresentare una vera svolta di formula politica. Deve cioè riconoscere che non si può governare II Piemonte senza coinvolgere noi e le forze laiche ora all'opposizione». —Ma che cosa chiedete In concreto? •Quattro cose. Una politica della spesa molto selezionata e rigorosa. Indirizzare le poche risorse disponibili soprattutto verso due direzioni: Interventi atU a sostenere la ripresa economica; una spesa sociale più qualificata, anche per quanto riguarda la sanità. Revisione dello Statuto per facilitare la partecipazione del Consiglio regionale al grandi atti amministrativi e per accentuare la sua possibilità di controllo sugli atU della giunta. Infine, quarto punto, revisione della legge urbanistica numero 56 e rilancio dell'edilizia». Domenico Garbarlno
Persone citate: Domenico Garbarlno, Palestra
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