«Idee, tecnologia, capitali se non vogliamo un'Europa perdente contro Usa e Giappone»

«Idee, tecnologia, capitali se non vogliamo un'Europa perdente contro Usa e Giappone» Riuniti a Parigi 17 big deirindustria (con Umberto Agnelli e De Benedetti) «Idee, tecnologia, capitali se non vogliamo un'Europa perdente contro Usa e Giappone» PARIGI — Diciassette grandi Industriali europei, tra cui il vocepresldente della Fiat. Umberto Agnelli, e l'amministratore delegato della Olivetti, Carlo De Benedetti, si sono riuniti mercoledì e ieri a Parigi per discutere 1 problemi degli investimenti e della crescita e gettare le fondamenta di una nuova forma di cooperazione industriale in Europa. Alla riunione — presieduta dal capo della Volvo, • lo svedese Pehr Gyllenhammar — hanno partecipato anche 1 commissari Cee Etienne Davignon (Industria) e Francois-Xavier Orioli (Economia e Finanze). I convenuti hanno deciso di incontrarsi di nuovo prima della fine di giugno. Dal dibattito sono emerse due considerazioni di fondo: 1) Il mercato europeo è troppo frammentarlo per consentire all'industria di realizzare l'economia di scala le innovazioni tecnologiche e gli sforzi di ricerca necessari a far fronte alla concorrenza americana e giapponese; 2) Le imprese europee devono poter beneficiare degli «atout» offerti dai governi. A questo fine bisogna provvedere ad omogeneizzare le situazioni ambientali e il clima economico, e soprattutto a colmare le notevoli carenze constatate sul plano delle infrastrutture (in particolare nel campo delle comunicazioni e della formazione professionale). Sono stati anche discussi problemi relativi alla promozione di progetti transnazlonali ad alto contenuto tecnologico; i mezzi di finanziamento e la ricerca del capitale di rischio per i grossi programmi Industriali e per le piccole e medie imprese; 11 miglioramento delle relazioni industriali; la maggiore cooperazione tra le Imprese. Anche 1 problemi dell'Impiego e della salvaguardia dell'ambiente sono stati discussi. Intervenendo nel corso della conferenza stampa svoltasi al termine del lavóri, 11 commissario Davignon ha sottolineato 11 carattere d'urgenza per l'avvio di una politica industriale concertata e omogenea soprattutto nei settori in cui l'Europa—non solo quella 1 o o U e 1 n r comunitaria — si trova nettamente in posizione di arretratezza: le telecomunicazioni, e 1 programmi di formazione. Le imprese, ha detto, sono costrette ad inviare 1 loro quadri dirigenti e tecnici oltreoceano perché qui non esistono adeguate strutture di specializzazione. Ed ha tenuto a precisare che la sua presenza, e quella di Ortoli, significano che il «gruppo del 17» non è un gruppo di pressione. Nel corso dei lavori di mercoledì e di Ieri sono stati dati alcuni suggerimenti pratici, che richiedono maggiore approfondimento. Per questo 1 convenuti si sono dichiarati favorevoli all'Idea di portare avanti 11 discorso Iniziato a Parigi; cosi, oltre ad avere accettato di riunirsi di nuovo tra un paio di mesi (in luogo e data da precisare) hanno accolto favorevolmente l'Idea di costituirsi in «Club» di dibattito continuo e aperto. Parigi. Tra gli industriali che hanno partecipato alla riunione De Benedétti e Umberto Agnelli (secondo e settimo da sia In piedi)

Persone citate: Carlo De Benedetti, Davignon, De Benedetti, Etienne Davignon, Francois, Pehr Gyllenhammar, Umberto Agnelli, Xavier Orioli

Luoghi citati: Europa, Giappone, Parigi, Usa