Una Riviera dissanguata dal racket

Una Riviera dissanguata dal racket Tritolo, incendi e killer per estorcere tangenti: ieri distrutto complesso turistico a Varazze Una Riviera dissanguata dal racket VARAZZE — Una fiammate nella notte, e ieri, i'Orlzzonte 2, il complesso turistico alberghiero immerso nella macchia mediterranea del Plani d'Invrea, che scende fino alle rocce a picco sul mare, si è tramutato in un rogo. Piano bar, discoteca e ristorantino sono stati ridotti In cenere e ad un ammasso di ferri contorti. I vigili del fuoco non ■ hanno potuto fare altro che Isolare le fiamme dall'altra parte del complesso Immobiliare (hotel, residences), una costruzione a sbalzo che scende fino alla spiaggia. Le fiamme hanno danneggiato anche parte di una delle piscine sul terrazzo sovrastante l'Orizzonte 2. Nella discoteca, domenica doveva esibirsi Carmen Russo. Ieri era in programma lo spettacolo di Ilona SteUer, «Cicclollna». Sono saltati en¬ trambi: Il primo per ragioni che non si conoscono; 11 secondo a causa dell'incendio. Anche se nessuno si pronuncia ufficialmente per 11 momento, non vi è dubbio che 11 rogo sia doloso. Il materiale del locale distrutto era completamente ignifugo. Lo testimoniano i verbali di collaudo del mese scorso e ciò che hanno trovato 1 vigili del fuoco. Il gestore del locale, Mario Gentile, 43 anni, di origine calabrese, ex titolare della Bussola di A ronzano, afferma: •Non ho mal ricevuto richieste di tangenti o minacce». Anche se non fosse la verità, è comprensibile che risponda cosi. Qui, come su tutte la coste ligure, ci si chiudono occhi e orecchie per non ammettere l'esistenza del racket delle estorsioni; un «business» di miliardi annui. VI sfuggono In pochi. La criminalità organiz¬ zata impone la sua «protezione» ovunque ci sia un discreto giro di danaro. Non sfuggono neppure 1 piccoli commercianti. Gli uomini della sezione speciale anticrimine dei carabinieri di Genova, 1 soli ad avere conseguito qualche successo contro il racket, non hanno dubbi: «La maggior parte di commercianti, imprenditori, gestori di locali pagano le tangenti anche se non lo ammetteranno mai. Ricorrono a noi soltanto quando temono per la loro vita. Anche in questi casi sono spesso reticenti. Hanno una paura terribile». Da Ventlmlglla a Genova e nel Levante si vive In costante compagnia con l'incubo di essere nel mirino del racket. Ventlmlglla ha conosciuto, I dalla scorsa primavera a fine lamio, il più alto numero di at¬ tentati a persone e beni. L'arma preferita: 11 tritolo. In qualche caso sono stati assoldati killer di professione. E' quanto è successo contro Albino Ballestra ex sindaco (de) della città e attuale presidente del comitato di gestione dell'Usi. Arma di Taggta, Sanremo, Alassto, Albenga, Ceriate, Savona e altre città della costa sono imprigionate dai tentacoli del racket. Il tritolo e le minacce sono di casa, accompagnati da incendi dolosi di locali o altri beni. Alcuni esempi : a Sanremo è bruciato il «Calibro Nove»; a Bussana sono saltati 1 cantieri «Calcestruzzi» ; a Savona è stato dato alle fiamme il negozio di abbigliamento «Panlzza» e sono saltati in aria 1 mezzi meccanici della ditta Damonte di Albenga. . . b.b.

Persone citate: Albenga, Albino Ballestra, Carmen Russo, Damonte, Invrea, Mario Gentile

Luoghi citati: Albenga, Genova, Sanremo, Savona, Varazze