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Si allarga l'inchiesta per il contrabbando in dogana a Chiasso Gli atti al procuratore generale Si allarga l'inchiesta per il contrabbando in dogana a Chiasso COMO — Il sostituto procuratore della Repubblica di Milano, Francesco DI Maggio, ha concesso la libertà provvisoria al funzionario della dogana di Ponte Chiasso Mario Sclsci, arrestato il 31 marzo con l'accusa di associazione per delinquere, corruzione e concorso in contrabbando. Il magistrato l'aveva a lungo Interrogato nel carcere di Lecco. Resto invece in carcere a Brescia — ma si dice che la sua liberazione potrebbe essere imminente —11 dott. Aldo Primerano, direttore della dogana di Ponte Chiasso, arrestato nei giorni scorsi. Sarebbe imminente anche la scarcerazione degli undici finanzieri rinchiusi nella fortezza di Peschiera. Sull'Inchieste ci sono comunque molto riserbo e molte prudenza. Ieri alcuni funzionari della dogana commerciale fi Brogeda, Invitavano con insistenza a non criminalizzare tutti: »In questa brutta storia — spiegavano — ci sono vari livelli di responsabilità». Intanto, è confermato che da ieri l'Inchieste è passata dalle mani del sostituto procuratore della Repubblica di Milano, Di Maggio, a quelle del procuratore generale. Ciò sta a significare o che slamo di fronte a un'Indagine delicata che interessa l'intera Lombardia, o che stanno per essere arrestati altri grossi personaggi. Lo scandalo alla dogana commerciale di Ponte Chiasso-Brogeda ha preso il via dalla scoperta del passaggio di cinque autotreni, con settanta tonnellate di sigarette, Il 16 marzo scorso. Le sigarette provenivano da un punto franco del Canton Ticino. Ai doganieri svizzeri 1 camionisti hanno consegnato cinque documenti, sul quali era dichiarato che gli autotreni trasportavano sigarette. Le copie di questi cinque documenti, che andavano consegnate al doganieri italiani e alla guardia di finanza, sono sparite. Da qui le accuse del magistrato nel confronti di tutti coloro che erano in servizio al valico C.