E' firmata Reagan, dice Mosca la cacciata dei russi da Parigi
E' firmata Reagan, dice Mosca la cacciata dei russi da Parigi Incomincia l'escalation verbale del Cremlino, si attende la ritorsione . E' firmata Reagan, dice Mosca la cacciata dei russi da Parigi DAL NOSTRO CORRISPONDENTE MOSCA — L'Unione Sovietica suggerisce una «pista americana» per spiegare l'espulsione da Parigi di 47 fra diplomatici, funzionari e giornalisti. «In circoli francesi — afferma la Tass in una corrispondenza dalla capitale francese — si conferma che quell'azione antisovietica è stata anzitutto coordinata con gli Stati Uniti... e che dietro a quanto è successo a Parigi c'è la firma del presidente americano Ronald Reagan». E in un lungo commento diramato in serata, nel quale la voce ufficiale del Cremlino non fa però diretto riferimento alle espulsioni, entra In gioco la Cla, accusata di avere •avvolto i Paesi dell'Europa occidentale» (Italia, Spagna, Grecia e Portogallo, ma ovviamente anche la Francia) in una-fitta ragnatela di terrore e provocazioni». Mentre 11 pubblico sovietico ancora non sa con esattezza quanti siano i sovietici espulsi da Parigi, né chi essi siano (giornali e radiotelevisione si sono finora limitati a riprendere il breve e vago comunicato Tass di mercoledì), appare chiaro l'inizio di un'escalation del Cremlino. «Un'azione senza fonda¬ mento e arbitraria» viene definita la decisione francese con l'ormai sperimentato sistema delle citazioni pilotate, con le quali 1 mass-media sovietici riferiscono e fanno propri i giudizi altrui (in questo caso della stampa francese): «Fard peggiorare il clima dei rapporti fra i due Paesi», «Causerà misure di ritorsione*. Ma, soprattutto, si sottolinea che «non i giornalisti francesi, ma un corrispondente del New York Times noto per il suo accesso ai servizi segreti Usa* è stato il primo a sapere della decisione francese e a scriverne. « Una decisione senza precedenti, neppure nei tempi piti oscuri della guerra fredda*: il tono della polemica sovietica è molto chiaro. il commento serale della Tass, che tira in ballo 1 «cavalieri di cappa e spada» della Cla, trae spunto da un libro (I veri padroni del mondo) recentemente pubblicato da un certo Luis Gonzales Mata, descritto come «ex alto ufficiale dei servizi segreti spagnoli». «Gli intrighi della da contro la Francia — si legge dopo la denuncia agli Usa' di "voler imporre il loro diktat all'Europa" e di "avvelenare l'atmosfera della collaborazione" — non «orto un segreto». Gli agenti Cia, si afferma, tentarono persino di utilizzare gruppi estremisti contro De Gaulle, poco ligio, secondo la Tass, ai voleri di Washington. Il Sessantotto, -particolarmente intenso in Francia», fu utilizzato dal servizi segreti Usa per «co/pire duramente» De Gaulle. In anni recenti, si legge, «la Cia è stata ancora più. attiva in Francia». L'ambasciata Usa di Parigi «è uno dei maggiori centri di spio¬ naggio all'estero», incaricato di controllare un'Europa Occidentale «in cui si sviluppa un potente movimento di protesta contro i piani aggressivi di Washington», ma soprattutto «contro l'installazione dei missili nucleari americani: DI qui gli sforzi della Cla per «impedire lo sviluppo di rapporti con i Paesi socialisti» e per «avvelenare il clima della distensione*. «Disgustose provocazioni» e «pericolosi intrighi» sono possibili, conclude la Tass. perché la Cia può operare in Francia «con la complicità di taluni circoli influenti., f. gal.
Persone citate: De Gaulle, Fard, Luis Gonzales Mata, Reagan, Ronald Reagan
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