Un «pronto soccorso» alimentare per combattere la fame nel mondo

Un «pronto soccorso» alimentare per combattere la fame nel mondo Lo ha proposto a Roma il direttore generale della Fao, Saouma Un «pronto soccorso» alimentare per combattere la fame nel mondo ROMA — La possibilità di una nuova crisi alimentare su piano planetario, simile a quella avvenuta nel primi Anni 70, è reale e incombente, ed è perciò necessario creare un patto per la sicurezza alimentare mondiale. E' questa una delle proposte che il direttore generale della Fao, Edouard Saouma, farà al comitato per la sicurezza alimentare mondiale, 1 cui lavori si apriranno il 13 aprile prossimo a Roma. «E' un'illusione die la sicurezza mondiale si basi sulle armi*, ha detto ieri, illustrando un rapporto destinato nelle sue intenzioni a rivoluzionare l'approccio fino a qui seguito nell'ai troncare la lotta al sottosviluppo e alla denutrizione. «/ capi di Stato non negano l'importanza del problema fame — ha proseguito —, ma non c'è però nessuna seria ipotesi, fra di loro, per risolvere la questione della sicurezza ali mentore*. Uno del primi passi dovrebbe essere l'Istituzione di riserve alimentari a livello nazionale e globale, per giungere a un sistema coordinato, e di conseguenza, a «una strategia a lungo termine per la creazione di un sistema alimentare globale veramente efficace*. Affiancato a questo, si dovrebbe creare un 'fondo per la sicurezza mondiale*, formato da contributi finanziari non finalizzati. La Fao ne utilizzerebbe le risorse per mettere In opera programmi e progetti di sicurezza alimentare, coordinandoli con le Iniziative già in corso; in questo modo sarebbe possibile «raffreddare», prima che si verifichi una crisi, le situazioni di allarme nei Paesi «od alto rischio*. Ogni anno si verificano emergenze alimentari. Saou ma propone la creazione di un Consiglio sulla sicurezza alimentare, destinato a operare quando si supera la soglia di rischio. Ne farebbero parte 12-15 ministri di paesi aderenti alla Fao e al Consiglio mondiale dell'alimentazione. La sua convocazione avverrebbe 'Soltanto in caso di necessità dettata dall'urgenza e dalla complessità dei problemi inerenti alla sicurezza alimentare». Attualmente la riserva internazionale per questo tipo di soccorsi è di mezzo milione di tonnellate. Ed è utilizzata in larghissima parte per nutrire le popolazioni esiliate dalla loro terra: per esempio gli afghani rifugiatisi in Pakl stan, dal momento dell'Invasione sovietica, il cui numero sta crescendo continuamente (potrebbe raggiungere 1 20 milioni nei prossimi anni). Le riserve dovrebero essere au meniate a due milioni di tonnellate annue, e dotate di una finestra finanziarla» per agevolare le operazioni di liquidità. L'obiettivo di fondo è quello di garantire che «tutti i Paesi abbiano in ogni momento accesso fisico, ed economico, al cibo di cui hanno bisogno Anche se non è da dimenticare che molti, fra 1 Paesi in via di sviluppo, hanno dimostrato un maggior interesse per gli armamenti che per l'agrlcol tura, spendendo, nel solo 1980 117 milioni di dollari per l'acquisto di nuove armi. .11 mio rapporto non piacerà a tutti i— ha detto ancora Saouma —: cotoro che vogliono lo status quo in campo alimentare mondiale non lo apprezzeranno. Ma il nostro ruolo non quello di mantenere buoni rapporti diplomatici, ma di sensibilizzare i governi*. m.tos

Persone citate: Edouard Saouma

Luoghi citati: Roma