Il «processo» alla sigaretta di Ezio Minetto

Il «processo» alla sigaretta Convegno medico a Taormina Il «processo» alla sigaretta Di fronte a un consumo di sigarette che — nonostante paure, scrupoli e mille falliti tentativi di smettere — sale sempre più alle stelle, c'è da chiedersi se a noi fumatori non servono prove più convincenti di quelle di sporadici cartelli di divieto Alla parola tumore giriamo pagina, alla bronchite cronica — visto che la 'nostra* è ancora sopportabile — alziamo le spalle. A Taormina, alla recente « Conferenza internazionale su ambiente e malattie polmonari* (presieduta da G Babollnl), il fumo di sigaretta — gran protagonista voluttuario tra i mille che è invece giocoforza respirare in questo nostro contaminato ambiente — è stato processato, con prove davvero schiaccianti, come •agente pneumotossico*. Accanto alla temibile azione carclnogena (da sostanze presenti nel «condensato») e a quella nicotinica (con danno sul sistema nervoso) 11 fumo di sigaretta ha, nella sua frazione *gassosa e solubile* una cosi intensa azione citotossica da arrivare a danneggiare intere linee della difesa e protezione polmonare. Il primo a cominciare a zoppicare è quel «topi* roulant* tracheobronchiale, fatto di infinite *cilia t>ibraMH» ben lubrificate dal muco, che meccanicamente rlsospinge all'esterno i tanti quotidiani microscopici «intrusi» che continuamente inaliamo, Contro la subdola offesa di questa quota gassosa del fumo, la difesa locale finisce in parte di arrendersi e l'apparato mucoclllare va In paralisi su larghe zone di mucosa bronchiale spoglie e «spelato» e con cllla malridotte e sfrangiate come tanti alberelli 11 giorno dopo una nube tossica. Qualche dato fornito dal calcolatore? Se nel non-fumatore l'apparato ciliare è in grado di smaltire, In un'ora, il 60% e più degli «intrusi» inalati, nel fumatore è la quota .non-depurata- che sale al 50-60%. E poi c'è l'attentato al «macrofagi», le infinite «cellule spassino* che disseminate sul 70 metri quadri di superficie del 'polmone profondo* sono incaricate della difesa immunitaria cellulare contro 1 più differenti nemici Interni ed esterni. Per aumentata richiesta di lavoro da parte della nube tossica di fumo, 1 macrofagi si fanno ovunque più numerosi, aumentano di volume (sino al -gigante'), si riempiono di *corpi estranei del fumo*, 'gonfiano* di 10-20 volte 11 loro scottante contenuto di enzimi e perdono non poche delle loro strategiche qualità di killers antibatterici. C'è qualche possibilità farmacologica di «detossicosione»? Al congresso di Taormina, nella Tavola rotonda su 'Modulazione dei meccanismi di protezione da agenti pneumotossici* (moderatore O Spina), gli esperti hanno indicato nella NAC (N-acell-clsteina) la sostanza capace, In via sperimentale, di 'riattivare* — quando ancora sia possibile — il trasporto mucoclllare, di modulare la produzione di muco protettore e di riportare l'intontito esercito di macrofagi alla sua naturale funzione. Notizie buone, quindi, diranno 1 fumatori. Buona si, dal punto di vista scientifico, l'«apertura» a farmaci d'appoggio nella bronchite cronica, nell'enfisema, nei danni polmonari da citostatici, nella pneumopatla da tabacca Nessuna illusione, invece, di fabbricar subito un altro alibi, quello del 'farmaco che ti lascia impunemente fumare*. Ezio Minetto

Persone citate: Spina

Luoghi citati: Taormina