Unanimi i medici d'Israele «Paura, non avvelenamenti» di Giorgio Romano

Unanimi i medici d'Israele «Paura, non avvelenamenti» Il governo ha discusso sull'epidemia in Cisgiordania Unanimi i medici d'Israele «Paura, non avvelenamenti» NOSTRO SERVIZIO PARTICOLARE TEL AVrv r- Il governo israeliano ha discusso ieri sulla «misteriosa epidemia» (presunti casi di avvelenamento in Giudea e Samaria) e ha registrato che i medici sono giunti alla conclusione che non esistono tracce di avvelenamento. Ora le autorità aspettano i risultati del controllo effettuato da alcuni medici stranieri e dai delegati dell'Organizzazione mondiale della Sanità. Frattanto la maggior parte delle persone ricoverate è stata dimessa dagli ospedali. Le cose sembrano calmarsi nella West Bank; martedì il direttore generale dei servizi ospedalieri della Cisgiordania, il dottor Shehade, aveva riconosciuto che la grande maggioranza delle ragazze vittime dell'epidemia era stata accolta negli ospedali sotto lo choc di una grande paura e che si trattava pertanto di casi psicopatici. A Hebron si trovano in ospedale soltanto quattro ragazze, tutte del villaggio di Atta. La stampa rileva che i medici più qualificati sono persuasi che si tratti di una macchinazione: ora non resta alle autorità che scoprire 1 responsabili di questo panico collettivo: decine di persone sono state interrogate dalla polizia, in particolare gli autisti che avevano accompagnato le ragazze negli ospedali, nonché alcuni' giovani che avevano diffuso il panico nelle scuole. Sci persone sono attualmente detenute perché sospette di aver indotto le liceali di Genin a farsi ricoverare in massa. Martedì le forze di sicurezza hanno sventato un tentativo di diffondere il panico e la psicosi dcll'awelenamento nel villaggio di Silat' Edh Dhahr, a Sud di dentai: un ragazzo del luogo è stato arrestato mentre cercava di distribuire prodotti che espandevano esalazioni inebrianti. Ma dietro tutto questo ci stanno lo scontento, il fermento e anche un centro organizzativo della resistenza che non va per il sottile: cose che dovrebbero indurre gli Israeliani a meditare dopo diciassette anni di occupazione. E' stato certo un errore tattico ancor prima che psicologico il fatto che le autorità israeliane non abbiano atteso il responso degli esperti internazionali (tra cui il dottor Frank Altherr, della Croce Rossa Internazionale, e i periti del centro americano per il controllo delle malattie di Atlanta in Georgia) prima di pubblicare le proprie conclusioni. Giorgio Romano

Persone citate: Atta, Frank Altherr, Shehade

Luoghi citati: Atlanta, Cisgiordania, Cisgiordania Unanimi, Georgia, Hebron, Israele