Cinquemila biglietti invenduti per Davis

Cinquemila biglietti invenduti per Davis L'agibilità del Palasport è stata in dubbio fino all'ultimo momento Cinquemila biglietti invenduti per Davis Solo 35 milioni e mezzo d'introito contro una spesa di 109 milioni - Ai torinesi non piace il jazz o la scelta della data è stata un errore? - Il problema della sicurezza Quasi un fiasco il doppio concerto di Miles Davis, domenica pomeriggio e lunedi sera, al Palasport. Dopo l'incertezza che aveva sottolineato la vigilia (era In. dubbio l'agibilità dell'Impianto), domenica alle 12 la Commissione prefettizia di vigilanza — riunitasi in via straordinaria anche il giorno di Pasqua con 11 sindaco Diego Novelli a rappresentare il Comune — ha compiuto il sopralluogo decisivo. I lavori del tecnici municipali sono stati considerati idonei e il permesso è stato concesso. Il nulla osta in «zona Cesarmi- non ha comunque contribuito in alcun modo alla flessione della vendita dei biglietti per il concerto (annunciato al Palasport già giovedì scorso dagli organizzatori), presto arenatasi su livelli piuttosto modesti dopo un inizio brillante. Sono stati venduti complessivamente solo 6263 tagliandi 2609 per lo spettacolo di Pasqua e 3654 per quello di Pasquetta. Tradotti in termini d'incasso questi dati stanno a significare un introito complessivo di 35 milioni 578 mila lire contro i 66 milioni previsti nella delibera assunta in via d'urgenza (ma perché l'urgenza?) dalla giunta municipale lo scorso 14 marzo. La spesa complessiva era stata fissata, nell'occasione, in 109 milioni 533 mila lire. Ogni spettatore è costato quindi circa 17.500 lire, delle quali solo 6 mila recuperate attraverso il prezzo «politico» del biglietto: la differenza a carico delle casse comunali è quindi di 11 mila 500 lire a persona. Simile passivo non era facilmente prevedibile in quanto, sulla carta, Miles Davis era considerato artista capace di raggiungere 11 tutto esaurito. Cosi, almeno, speravano gli organizzatori che, fissando In 66 milioni il prevedibile incasso (pati alla vendita di tutti gli 11 mila biglietti, dimenticando gli «omaggi» che sono stati circa 400) non si attendevano certo una cosi larvata risposta da parte del pubblico, che, forse, è stato «distratto» dalle festività' pasquali, trascorse fuori città o in clima più strettamente familiare. Altra spiegazione potrebbe stare nel tiepido amore dei torinesi per il jazz, già ribadito peraltro In diverse occasioni (per esempio, nel concerto di Sonny Rolllns al Regio). Apparentemente meno chiara è invece la discriminazione fra le agibilità concesse al Palasport per 1 concerti e gli spettacoli sportivi: ai pri mi sono ammesse appena 5 mila 500 persone, ai secondi 7 mila 500. Pare che la differen¬ za si debba ricercare nella fetta di tribuna esattamente alle spalle del palco che la Commissione di vigilanza non riterrebbe utilizzabile duran te i concerti, oltre che in precise ragioni di sicurezza.

Persone citate: Diego Novelli, Miles Davis, Sonny Rolllns